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Walter Bernardi e il suo libro: la filosofia va in bicicletta

Walter Bernardi e il suo libro: la filosofia va in bicicletta

Walter Bernardi.

Walter Bernardi, la filosofia va in bicicletta. Penserete che la passione per il ciclismo abbia obnubilato la mia ragione. In alcuni momenti (forse!) può essere anche successo, ma certo non in questo.

L’incipit non è il frutto di un mio strambo pensiero ma il titolo di un libro scritto da Walter Bernardi, non a caso un professore universitario di filosofia e praticante cicloamatore. Il libro, che consiglio anche a voi di leggere, è una pregevole disamina sulla vita, sulla bicicletta e sul mondo del ciclismo professionistico, ricca di aneddoti, tessuta con i nobili fili della filosofia e, quelli tragici, per molti versi eroici, del ciclismo. L’autore, prende le cose con maggiore leggerezza rispetto ai veri filosofi.

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Questo per chiarire che il libro in questione non è il classico mattone, ma un piacevole caleidoscopio di citazioni che spaziano nel tempo con disinvoltura: da Steve Jobs a Socrate, da Kant a Don Camillo e Sor Peppone. Da questo assunto nasce questo libro leggero, divertente, stimolante e che, sicuramente, aiuta a pensare.

Leggere in questa chiave i campioni del ciclismo del passato, filosofi, scrittori, giornalisti, scienziati, aiuta molto a comprendere, non solo questi personaggi, ma anche le diffuse difficoltà proprie dell’esistenza umana. Il binomio filosofia/bicicletta non deve apparire irriverente. Del resto ognuno di noi, in molti casi, senza saperlo, adotta uno stile di vita filosofico; ognuno di noi è un consapevole o un inconsapevole “seguace” di una corrente filosofica.

Il libro di Walter Bernardi lo spiega.

Usando una metafora ciclistica, credo che nella vita siamo sempre in fuga da qualcosa e, in corsa per qualcosa. La bicicletta allora diventa un mezzo per tentare la fuga esistenziale e raggiungere un appagamento spirituale. Ripetendomi, dico che pedalare aiuta a pensare meglio e di più. La stessa medicina moderna ha spiegato e dimostrato che la mente ha bisogno di un corpo allenato ed efficiente.

La lettura dell’opera offre altre occasioni interessanti di meditazione e di crescita culturale, espressione del binomio bicicletta/mente; come la spiegata passione per la bicicletta di alcuni dei più grandi scienziati, tra i quali Albert Einstein, che preferiva la bicicletta all’automobile con il ricordo della sua memorabile frase: “la vita è come andare in bicicletta; se vuoi stare in equilibrio devi muoverti”.

L’astrofisica Margherita Hack, affermava di aver elaborato alcune delle sue migliori idee, in sella alla sua bicicletta. Il libro offre spunti anche di riflessione filosofia ciclistica, utili ad avere la consapevolezza di quello che accade alla nostra mente, quando si pedala. Comunque la pensiate, la bicicletta può molto per la persona.

Non solo per le endorfine che, prodotte dall’esercizio della pedalata, aiutano a stare bene fisicamente, ma anche per la capacità di stimolare la mente a pensare. Persino Steve Jobs, appassionato di bicicletta, spiegava l’importanza e l’utilità del computer dicendo: “Il computer è il più straordinario strumento che sia mai stato inventato, è come una bicicletta per le nostre menti.” Buona lettura, ovviamente, e solo per questo motivo, non in bici!

Leggi anche: Tutto ciò di cui ho bisogno è già dentro di me: di Claudio Mario Cherubini 

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