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Sui limiti della fisica quantistica

la fisica quantistica, non può che investigare le forze naturali dell’universo, ovvero quello strato della realtà denominato “piano astrale”.

La fisica quantistica.

Una delle cose più interessanti dei giorni d’oggi è sicuramente la fisica quantistica. Molte idee obsolete, numerosi paradigmi anacronistici e teorie sorpassate, sono state abbandonate a favore delle rivoluzionarie scoperte di questa scienza moderna.

Basti leggere il meraviglioso libro di Fritjof Capra intitolato “Il Tao della fisica”, per scoprire gli infiniti orizzonti apertesi grazie ai fisici quantici. Generalmente nei vari campi di ricerca si afferma che, la fisica quantistica sia molto vicina al sapere esoterico e spirituale patrimonio degli antichi saggi del passato.

Noi non condividiamo totalmente queste vedute!

E’ certo che in ambito scientifico, quando si parla che tutto è energia, che tutto vibra grazie ad un substrato invisibile di base, o che la materia non esiste in quando massa solida, solo per fare qualche esempio, ciò trova riscontro nelle teorie più antiche dei saggi illuminati.

Però, a nostro avviso, la fisica quantistica, non può che investigare le forze naturali dell’universo, ovvero quello strato della realtà denominato “piano astrale”.

Secondo una logica metafisica, il dominio dello spirito non può essere investigato con dei mezzi meccanici, seppur questi molto sofisticati e perfetti. I paradossi che i fisici moderni incontrano nelle loro sperimentazioni quotidiane, sono gli effetti di cause sottili di energie comunque naturali.

Gli antichi taoisti affermano che “il Tao che si nomina non è il vero Tao”, di riflesso, possiamo dire che “il Tao che si sperimenta con mezzi meccanici non è il vero Tao”, dato che, come anche detto “Ascoltando il Tao non si sente niente, vedendo il Tao, non si vede niente” e così via.

Queste antiche sentenze taoiste rappresentano per la fisica quantistica il vero e proprio bastione insormontabile, l’ultimo ostacolo che mai oltrepasserà. Infatti, tutto ciò che viene registrato con degli apparecchi, seppur sottile e di vibrazione elevata, non può certo trattarsi dell’antichissimo Tao.

Di sfuggita facciamo notare che con il termine Tao si intende il noumeno ultimo della manifestazione tangibile, l’ultimo grado che si può raggiungere in un processo di esplorazione dell’universo. Tao è immateriale, e per tale motivo, non può essere esplorato, quindi raggiunto, con dei mezzi materiali.

Sottolineato questo fatto fondamentale, risulta chiaro che, comunque la fisica quantistica rappresenta una vera e propria rivoluzione in ambito scientifico. Le barriere tra la materia e l’antimateria sono sempre più scardinate, e nuovi orizzonti si intravedono nel cielo speranzoso dei tempi moderni.

Materia e antimateria sono i due poli della manifestazione universale (Yin e Yang), e rappresentano un tutto coeso, seppur diviso generalmente in due sfere vitali di azione e di sviluppo.

Ebbene, la fisica quantistica ha incominciato ad esplorare proprio quella semisfera della sfera universale – controparte della semisfera materiale – che denominiamo qui come “antimateria”.

Una caratteristica fondamentale dell’uomo moderno, è quella di esigere delle prove concrete, esatte ed indubitabili di ogni cosa ipotizzabile e sperimentale. Ma il Tao non può essere provato, proprio perché trascende ogni possibile esperienza esperibile sotto il sole!

Qui risiede la lacuna fondamentale della fisica quantistica, il cercare cioè di incanalare in formule esatte, ciò che per sua natura intrinseca è assolutamente oltre ogni idea, concettualizzazione e teoria. Non potrebbe essere altrimenti, visto che parliamo sempre di “fisica”, di una scienza prettamente umana e non rivelata, come si dice siano invece quelle esoteriche.

Nell’ambito della fisica quantistica, nuove idee e concetti sono teorizzati quasi giornalmente, a dimostrazione che, in questo ambito, si procede veramente in un nuovo campo di esplorazione. A nostro avviso, le scoperte di questa nuova fisica sono ancora ad un livello elementare, in correlazione alle enormi possibilità che racchiude l’“antimateria”.

E’ indubbio che una nuova era sia iniziata, e ciò comporterà una rivoluzione in tutti i campi umani, non solo sociali e religiosi, ma anche scientifici.

Secondo il dotto Max Heindel, autore della famosa “Cosmogonia dei Rosacroce”, l’umanità avrebbe raggiunto il suo grado massimo di materializzazione ed incomincerebbe una risalita verso piani della creazione più sottili.

Queste idee furono diffuse circa cent’anni or sono, e a nostro parere rappresentano una chiave giusta di interpretazione per i tempi attuali.

Lo dimostrano le scoperte della fisica quantistica, grazie alle quali l’epoca moderna risulta essere un perfetto trampolino verso regioni dell’universo fino a cent’anni fa ancora sconosciute.

L’umanità è quindi in viaggio, o meglio, continua il suo viaggio incarnata sul pianeta terra, verso nuovi mondi e nuove prospettive, con la speranza che si concretizzi effettivamente una nuova era in cui l’arte, la scienza e la religione non saranno più divise, ma unite in un unico blocco omogeneo atto a portare pace e prosperità sul pianeta.

Leggi anche: La grande triade: alla scoperta dell’antica saggezza cinese

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Fabio Duranti

Fabio Duranti (Milano 1969) è uno scrittore che fonde l'alchimia delle parole con la sua innata ricerca interiore. Da oltre 30 anni si interessa di esoterismo "serio", filosofia, metafisica e mitologia, sempre sulla base dello gnosticismo originale. Ha pubblicato tre libri con diverse case editrici, e prossima è l'uscita di altre sue due opere.

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