Lifestyle

Preludio: l’enigma della vita mira a qualcosa di diverso?

Il preludio della vita.

La vita scorre nei binari dell’ovvietà, senza a volte scopo alcuno, come di sbieco per forza di inerzia. A nostro avviso, tutta l’esistenza umana è una sorta di preludio a qualcosa di altro. Certo, la sinfonia dell’esistenza è una preparazione alla deposizione del corpo fisico, al trapasso a miglior vita. Ma non intendiamo questo con “Preludio”.

Secondo noi, tutte le esperienze che forgiano la vita di un individuo, dovrebbero essere utilizzate per innestare una sorta di salto quantico attuabile già da incarnati, passare cioè dal tempo all’eternità. Sicuramente il preludio della maggior parte delle persone è un opera incompleta, mal confezionata, cosa che causerà un ristagno nell’evoluzione.

In tal senso, il preludio della vita non sarà eseguito con la dovuta maestria, per negligenza, pigrizia o quant’altro. Tutto quello che vive sotto il sole sembra essere comunque non definitivo, risulta essere incompleto. Ogni lavoro portato a termine porta con sé aspetti ancora da completare, ogni amore si risolve nell’indifferenza, ogni amicizia non è duratura. Sembra che nel nostro mondo tutto scorra in modo indefinibile, senza mai giungere ad una meta.

Tutto è in movimento perpetuo e sembra la preparazione per qualcosa di diverso, qualcosa di più stabile, eterno. Nel dominio dello spazio e del tempo, quello che si afferra sfugge prima o poi di mano, quello che si conquista sfugge alla presa, e se non subito, certamente al momento del trapasso. Ad una logica filosofica, questo stato di cose non può rappresentare uno scopo reale dell’esistenza.

Per tale ragione, la vita deve in teoria essere il preludio per qualcosa di diverso.

Il Buddha storico affermava che la vera natura dell’essere umano è proprio quella del Buddha, di un risvegliato, visto che attualmente ogni essere vivente vive in una sorta di sonno onirico che si perpetua dalla culla alla tomba. Il sonno della vita corrente è quindi il preludio ad un risveglio, il destarsi dal sonno dell’oblio. Questo dona il senso per l’appunto al concetto di reincarnazione: se il preludio della vita non viene eseguito durante la vita stessa, in un modo armonioso e conforme alle leggi musicali, si è costretti in una nuova incarnazione a ricominciare il lavoro da capo su basi esistenziali diverse, con nuove possibilità.

La melodia finale che accompagnerà il nostro preludio, non ci è data di conoscere, visto che il nostro compito è quello di creare un buon preludio. Non possiamo passare alla fine dell’opera prima di aver eseguito tutti i passi necessari. Esiste quindi nel nostro mondo una sorta di dualità inconciliabile: la pigrizia innata dell’uomo a perder tempo e a divertirsi e quella di creare l’armonia ad un preludio perfetto. Queste due attitudini esistenziali caratterizzano tutti i moventi dell’uomo, segnando il suo destino e il suo operare nella vita.

Pochi nella nostra razza si impegnano a fondo e con tutti loro stessi al confezionamento di un preludio perfetto. Costoro sono degli artisti dell’arte regia, abbandonano i canti delle sirene del mondo, e si intonano con la musica delle sfere, preludio questo di una sinfonia compiuta e definitiva.

Leggi anche: Il simbolismo gnostico e la fiaba di pinocchio

Buddhismoesistenzaesoterismo