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Shamballa la città degli Dei

Shamballa: una dimensione parallela.

Uno dei concetti più interessanti della mitologia mondiale è “Shamballa la città degli dei”. Già nel pitagorismo si parlava di una “antiterra”, un pianeta spirituale perfettamente organizzato che sarebbe ubicato in una sorta di dimensione parallela alla nostra. Giovanni, il veggente assiso a Patmos, vede discendere  un “nuovo cielo e una nuova terra”, non in quanto creatosi al momento, ma come se dei veli che ostruivano la sua visuale, fossero caduti all’improvviso. 

Shamballa, la città degli dei, esiste realmente, ma fuori da tutti i canoni delle tre dimensioni che reggono il nostro mondo spazio – temporale. Potremmo definirla essere al confine dello spazio tempo, dove inizia il dominio dell’eternità, quindi  nell’influsso della quarta dimensione assoluta, al di là di ogni fisicità materiale e oltre ogni livello energetico-astrale esistente. 

Consigliamo a tutti la lettura del libro “La fraternità di Shamballa”, scritto da Jan van Rijckenborgh e Catharose de Petri.

In questo piccolo libro viene descritta egregiamente l’opera degli abitanti di Shamballa, a favore della nostra umanità, decaduta dal livello spirituale e prigioniera della materia.

Poniamoci una domanda: tutti i liberati dalla morte, tutti i risvegliati, gli illuminati, tutti i Buddha, i profeti, gli avatar e i messia che sono vissuti nella nostra dimensione, ora, privi del corpo fisico, dove sono?

Affermare che sono alla destra di Dio è riduttivo. In una qualche parte dell’universo, invisibile e sottile, devono pur esistere nella nuova statura spirituale che è la loro. Ebbene, Shamballa è il luogo di incontro tra i nostri fratelli superiori, liberati dalla ruota delle reincarnazioni, e il pellegrino che attua un processo di rigenerazione interiore.

Tutti i miti storici del mondo in cui si parla di un viaggio, indicano questo “esodo”, dalla terra pagana di Egitto verso la terra promessa, verso la patria perduta. Ulisse ne è un esempio lampante: duri ostacoli e perniciosi pericoli deve affrontare prima di giungere ad Itaca. 

Shamballa la città degli dei, si dice che geograficamente risieda nel deserto dei Gobi, in un luogo concreto e fisico cioè. E’ narrato dalla tradizione però, che per giungervi, bisogna passare sette passaggi segreti e sotterranei, allusioni velate al viaggio di cui sopra. Sette processi alchemici sono necessari per giungere a Shamballa, allusione, tra le altre cose, alla progressiva purificazione dei sette chakra che vibrano nei corpi sottili dell’essere umano. 

Ogni impulso alla liberazione parte da Shamballa, ed ogni inviato, con il compito di dare un nuovo stimolo alla rinascita spirituale, giunge da Shamballa. Il mito della città perfetta, quale ad esempio Platone parla ne “La Repubblica“, “La città del sole” di Campanella, il viaggio verso l’isola di Utopia di Francesco Bacone, o quello verso l’isola di Chapar Salama narrato da Valentino Andrea, stanno a significare la ricerca, non certo banale, dell’isola misteriosa di Shamballa, la città degli  dei.

Secondo i citati autori del libro nominato, gli abitanti di Shamballa sono i cosiddetti “Heloim”, frange divine in collaborazione con l’assoluto. Essendo fuori dal nostro universo tridimensionale, sono eterni, quindi partecipano consciamente al lavoro della creazione dei mondi.

Sono entità elevatissime ai nostri occhi e rappresentano quello che la nostra umanità era prima della famosa caduta di cui si parla, tra le altre correnti religiose, anche nella Bibbia. Shamballa quindi è il primo contatto fisico, per così dire, tra le forze divine e il nostro mondo. Inutile dire che senza rispettare le dovute regole, non si può accedere a “Shamballa la città degli dei”. 

Occorre impegnarsi in un preciso processo alchemico, anche solo per mettersi in viaggio verso questa isola felice. Shamballa si proietta ovunque nel nostro mondo, ed irradia forze spirituali su tutto e tutti, cercando di risvegliare, negli esseri umani, il prericordo della vita passata in seno alle gerarchie divine ed in grembo al mondo di Dio.

Il mito di Shamballa la città degli dei è molto antico, come molto antico è il pellegrinaggio dell’umanità nell’universo materiale. Queste antiche “leggende”, racchiudono un sapere perduto che, comunque può essere sempre rivificato e reso attivo anche ai giorni nostri, tramite un giusto orientamento e una buona dose di forza interiore di espansione. E’ detto che ai nostri giorni la fraternità di Shamballa è attiva più che mai, visto il drammatico svolgersi delle cose nel mondo degli uomini.

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