La mini-serie Netflix in sette episodi, disponibile sulla piattaforma streaming dal 23 ottobre 2020, è indubbiamente la più vista di sempre. La storia di fondo è semplicissima e si basa sul romanzo del 1983 di Walter Tevis, The Queen’s Gambit. Quello che tutti ci chiediamo è: com’è possibile che un gioco difficile e strategico come quello degli scacchi possa aver fatto innamorare tutto il mondo? La risposta è solamente una: con La regina degli scacchi, i creatori Scott Frank ed Allan Scott puntano alla perfezione.
La storia
L’elegantissima Anya Taylor-Joy è Beth Harmon, la sfrontata antieroina protagonista di ogni puntata. Dalla perdita della famiglia all’orfanotrofio, dall’adozione all’età adulta, in pochi episodi lo spettatore riesce a conoscere Beth così profondamente da entrarci in empatia. Per questo continueremo a sostenerla in ogni sua scelta, per quanto assurda ci possa sembrare. In orfanotrofio la bambina già si mostra diversa dalle altre, non solo per i suoi capelli rossi: Beth è geniale e non esiterà a dimostrarlo.
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