Art Market 2018: è un anno d’oro

Art Market 2018. Il volume del Mercato dell’Arte (Art Market) mondiale è salito – col suo secondo livello massimo negli ultimi 10 anni in termini di fatturato – nel 2018 del 6% sul 2017 (e del 9% in termini di decennio 2008-2018) raggiungendo una stima di 67,4 Miliardi di Dollari di giro d’affari grazie in […]

Aprile 2019
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Art Market 2018.

Art Market 2018.

Il volume del Mercato dell’Arte (Art Market) mondiale è salito – col suo secondo livello massimo negli ultimi 10 anni in termini di fatturato – nel 2018 del 6% sul 2017 (e del 9% in termini di decennio 2008-2018) raggiungendo una stima di 67,4 Miliardi di Dollari di giro d’affari grazie in particolare al consolidamento della fascia alta delle transazioni, con gli Stati Uniti che si riaffermano come il più grande mercato e il Regno Unito che va a riconquistare il suo posto come secondo mercato più grande prima della Cina.

I primi tre mercati dell’Arte, cioè Stati Uniti, Regno Unito e Cina hanno ulteriormente rafforzato la loro posizione sul mercato nel 2018, con una percentuale del fatturato che è stato pari all’84% delle vendite totali di tutto il Mondo in base al valore realizzato.

Gli Stati Uniti si riconfermano una volta di più il maggiore mercato per valore realizzato con una stima di quota di mercato del 44%, in aumento del 2% rispetto al 2017. Le vendite effettuate sul territorio a “stelle e strisce” hanno raggiunto i $ 29,9 miliardi nel 2018, il loro più alto livello registrato fino ad oggi.

Nonostante l’escalation della crisi globale causata anche dalla Guerra doganale Usa-Cina e della Brexit, con la relativa incertezza per quanto riguarda il suo futuro, il Regno Unito ha registrato un anno relativamente forte di vendite, mentre in Cina una contrazione nella disponibilità sul mercato di opere di alta qualità e una certa prudenza negli acquisti, percepitasi sin da quando le crisi commerciali si andavano profilando, hanno portato a un calo dei valori realizzati in specie nel settore delle aste principali.

Questa situazione ha visto così il Regno Unito riconquistare la seconda posizione con una quota del 21% del mercato ri-superando rispetto al 2017 la Cina, che è diminuita come figure economiche nel settore del 2%, scendendo col 19% al terzo posto.

Sempre piuttosto indietro l’Italia: nonostante sul suo territorio siano collocati oltre la metà dei beni artistici mondiali.

Il fatturato globale del Mercato dell’Arte non raggiunge l’1% a livello mondiale e rappresenta il solo 2% considerando la sola Europa, “dominata”, come sopra detto, dalla Gran Bretagna.

Varie le cause, fra cui:

  • i limiti all’esportazione di molti beni artistici specie se hanno più di 50-70 anni;
  • l’Iva spesso più alta che altrove;
  • il Diritto di Seguito (un Regolamento Ue che impone il pagamento alla Siae di percentuali dal 4% a scalare del valore delle vendite effettuate tramite gli intermediari specializzati fino ad un massimo di 12.500 Euro);
  • il Redditometro e lo Spesometro, oltre all’assenza di defiscalizzazioni come in altri Paesi per investimenti in arte fruibili socialmente.

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