Art Market Mondiale: Christie’s allunga ancora

Christie’s allunga ancora il proprio posizionamento nella top Art Market mondiale. Da “scienziato” dell’Art Market mondiale, non posso esimermi dal pubblicare i dati ufficiali testé resi noti pubblicamente (peraltro senza essendone tenuto, non trattandosi di una Public Company) a consuntivo del 2018 dal più importante e storico operatore mondiale del settore. “Nel 2018 le vendite […]

Febbraio 2019
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Christie’s allunga ancora il proprio posizionamento nella top Art Market mondiale.

Christie’s allunga ancora il proprio posizionamento nella top Art Market mondiale.

Da “scienziato” dell’Art Market mondiale, non posso esimermi dal pubblicare i dati ufficiali testé resi noti pubblicamente (peraltro senza essendone tenuto, non trattandosi di una Public Company) a consuntivo del 2018 dal più importante e storico operatore mondiale del settore.

“Nel 2018 le vendite di Christie’s (Gruppo Artemis, cioè Pinault, n.d.r.) hanno totalizzato il record storico di 5,3 miliardi di sterline. Un incremento del 3% rispetto al 2017 (7 miliardi di dollari, + 6%) con un grande picco raggiunto nella storica asta newyorkese della collezione Rockefeller, la più significativa mai venduta all’asta.

Le vendite delle aste globali sono aumentate del 3%: 4,7 miliardi di sterline (6,3 miliardi di dollari, + 6%), con un tasso di “venduto” aumentato fino all’82%.

Le vendite private hanno realizzato 491,2 milioni di sterline, in aumento del 4% (653,3 milioni di dollari, + 7%), mentre 88 vendite online hanno totalizzato £ 65,1 milioni, in aumento del 16% ($ 86,6 milioni, + 20%).

Durante l’anno, il 32% di tutti gli acquirenti sono risultati nuovi per Christie’s, con una spesa di questa categoria di clienti aumentata trasversalmente rispetto ai prezzi formati nei vari quadranti geografici del 20%.

Le vendite online hanno continuato a contribuire con la più alta percentuale di nuovi acquirenti (il 41% dei nuovi acquirenti è entrato in rapporto con Christie’s tramite vendite online, in aumento dal 37%).

 Guillaume Cerutti, Ceo di Christie’s ha dichiarato: “Restiamo fiduciosi del proseguimento del buon andamento nel 2019, grazie a una pianificazione giudiziosa e alla continua attenzione per la cura, la selezione e il pricing”.

Le categorie principali per attrarre nuovi acquirenti sono state le vendite di lusso (32%) e le vendite di Arte Postwar&Contemporary (16%). La domanda di opere superiori a $ 10 milioni è proseguita con 67 opere vendute a questo livello durante l’anno, contro i 65 del 2017.

“È stato un anno da record per Christie’s con numerose collezioni importanti e una domanda costante in tutte le categorie”, ha inoltre commentato Cerutti.

“Mentre i segnali di un quadro macro-politico ed economico sempre più “challenging” sono aumentati verso la fine dell’anno scorso, restiamo fiduciosi del proseguimento del buon andamento nel 2019, grazie a una pianificazione giudiziosa e alla costante attenzione per la curatela, la selezione e i prezzi”.

Le vendite nelle Americhe.

Le vendite nelle Americhe sono aumentate a £ 2,7 miliardi, in aumento del 9% ($ 3,6 miliardi, + 12%). Nel 2018, i compratori americani hanno rappresentato il 39% della fatturato globale, con il 40% di nuovi acquirenti da Christie’s proveniente dagli Stati Uniti.

La Collezione di Peggy e David Rockefeller ha realizzato la somma di $ 835,111,344 per una dozzina di lotti donati a scopi filantropici. Un nuovo record rispetto a qualsiasi vendita di collezioni private all’asta.

Inoltre, Christie’s Americas ha registrato vendite record da un numero senza precedenti di collezioni, incluse selezioni delle collezioni:

Tisch, Stafford, Ebsworth, Anderson, de Menil, Newhouse, Bucksbaum, Klapper, Zucker, Thaw, Rose e Perenchio.

La collezione Barney A. Ebsworth è stata sostenuta da capolavori di Edward Hopper ($ 91.875.000), Willem de Kooning ($ 68.937.500), Jackson Pollock ($ 55.437.500) e Jasper Johns ($ 21.125.000).

L’asta è stata la prima della sua importanza ad essere registrata su un registro blockchain ed è stata di significativo supporto rispetto all’ottenimento dei buoni risultati della categoria American Art per Christie’s nel 2018.

A novembre, Christie’s ha venduto il ritratto di un’artista di David Hockney (Pool with Two Figures) per $ 90.312.500, raddoppiando il precedente record d’asta per un’artista vivente.

Un prezzo record mondiale per un (basso) rilievo assiro è stato fissato ad ottobre a New York quando il (medesimo basso) rilievo in gesso di un genio alato scolpito per il palazzo di Ashurnasirpal II (circa 883-859 a. C.), ha realizzato $ 30,968,750, il secondo prezzo più alto per qualsiasi opera d’arte antica.

Le vendite in Asia.

Le vendite in Asia sono state pari a 613,1 milioni di sterline, con un aumento del 5% (815,4 milioni di dollari, + 8%) e la spesa dei clienti asiatici ha rappresentato il 25% del totale delle vendite globali.

Della spesa totale della clientela asiatica, il 57% è stata al di fuori della categoria delle vendite di arte asiatica.

I punti salienti della vendita di primavera a Hong Kong includevano:

  • uno Zao Wou-Ki del 14/12/59, che è stato venduto per più del doppio della stima (HK $ 176,725 milioni);
  • ed un rarissimo vaso doucai e famille rosa ‘Anbaxian’ TianQiuPing, che ha raggiunto HK $ 130.600.000.

A novembre, Legno e roccia di Su Shi (1037-1101) è diventato l’oggetto più costoso venduto da Christie’s in Asia, quando è stato aggiudicato per HK $ 463.600.000.

Le vendite in Europa, Medio Oriente, Russia e India.

Le vendite in Europa e in Medio Oriente hanno totalizzato 1,4 miliardi di sterline, in calo dell’8% (1,9 miliardi di dollari, meno 5%), con clienti provenienti da Europa e Medio Oriente, che hanno rappresentato il 36% del fatturato a livello globale.

Il 37% dei nuovi acquirenti sono risultati provenienti da quest’area, con i nuovi acquirenti presso la Sede di King Street, a Londra, in aumento del 28%.

The London February Impressionist e Modern Art Day Sale ha raggiunto il totale più alto per una vendita in questa categoria, realizzando $ 20.636.938.

La serie delle aggiudicazioni durante la Frieze Week di ottobre è stata guidata da Figure in Movement di Francis Bacon ($ 19.921.250); l’Asta serale di Arte Moderna britannica di Novembre ha incassato $ 17,875,750 ed è stata sostenuta da A Northern race meeting di L. S. Lowry, che ha realizzato $ 5.296.250, più di tre volte la stima.

Per chiudere l’anno Sir Anthony van Dyck, con il Ritratto della principessa Mary, ha realizzato $ 5.858.750, mentre la coppia di ritratti di Frans Hals provenienti dalla collezione di Eric Albada Jelgersma sono stati venduti per $ 10,021,250.

Parigi ha registrato 40 vendite con 17 record d’asta mondiali segnati durante l’anno.

Il 27% dei clienti registrati sono stati nuovi per Christie’s Paris nel 2018. Ad Amsterdam Christie’s continua a guidare con risultati importanti per l’arte del dopoguerra e l’arte contemporanea.

L’asta di novembre ha totalizzato € 8.078.500 e comprendeva la selezione curata ‘Cobra 70 Years’, dedicata al 70° anniversario del gruppo europeo d’avanguardia, che ha venduto il 99% delle opere.

Christie’s ha raggiunto nel 2018 il proprio Cinquantesimo anno in Svizzera.

Le vendite di novembre di articoli di lusso a Ginevra hanno attirato oltre 4.000 visitatori, molti dei quali sono venuti a visitare The Winston Pink Legacy, che ha realizzato l’incasso di CHF 50.375.000, il prezzo più alto raggiunto in tutte le case d’asta a Ginevra.

Questi risultati hanno assicurato il venticinquesimo anno per il Christie’s Jewellery department come leader del mercato.

In occasione del 60° anniversario di Christie’s in Italia, l’asta annuale di Milano nel mese di aprile è stata chiusa con il 91% di aggiudicazioni e un Achrome di Piero Manzoni che, venduto per 2.970.000 €, é diventata l’opera più costosa dell’arte del dopoguerra mai battuta all’asta in Italia.

Durante le annuali aste di Dubai a marzo un nuovo record d’asta per un orologio venduto in Medio Oriente è stato fissato da un Patek Philippe reference 1518 realizzato per il re Farouk d’Egitto, che ha raggiunto AED 3.350.700.

La vendita londinese di arte moderna e contemporanea mediorientale ad ottobre ha attratto partecipanti di 18 paesi, dimostrando il continuo appeal internazionale dell’arte dalla Regione.

Vendite online.

Le vendite totali di opere d’arte online hanno raggiunto 188,3 milioni di sterline (250,4 milioni di dollari) nel 2018, rispetto a 165,6 milioni di sterline (214,5 milioni di dollari) dell’anno precedente. Le vendite online continuano ad essere il “reclutatore” numero uno per i nuovi acquirenti di Christie’s (41%). Il valore dei lotti delle vendite online è stato in media di $ 8,357 (rispetto a $ 7,305 nel 2017).

Un terzo del volume di lotti della collezione Rockefeller è stato venduto online, mentre vari oggetti più insoliti venduti online durante tutto l’anno hanno ricompreso:

  • Matchless Canyon Diablo Meteorite, che ha raggiunto $ 237.500 a febbraio;
  • e una sedia a rotelle appartenuta al compianto Stephen Hawking, che ha realizzato $ 296.750 a beneficio della sua Fondazione e dell’Associazione Malattia Motoria Neurone.

Ritratto di Edmond Belamy, creato da GAN (Generative Adversarial Network), è divenuta la prima opera di intelligenza artificiale offerta in un’asta importante, venduta per $ 432.500.

Vendite private.

Le vendite private hanno realizzato 491,2 milioni di sterline, in aumento del 4% (653,3 milioni di dollari, + 7%). A Parigi c’è stata una rilevante selezione di oggetti venduti a istituzioni e musei, tra cui un commode del 1776 di Jean-Henri Riesener acquistato per Versailles.

In Asia, le mostre finalizzate a vendite private hanno incluso 60 opere d’arte, dai mobili cinesi alle pitture a inchiostro contemporanee, esposte a Pechino; Hong Kong ha ospitato La mostra di Michael Lau e la terza edizione di Loaded Brush, che si è svolta a fianco di un’esposizione di opere in prestito di Vincent van Gogh, la prima mostra personale della sua opera in Asia.

Altre mostre organizzate in tutto il mondo hanno incluso Making and Collecting Art in Germania a Berlino ad aprile, e Sacred Noise, una collaborazione tra i team Old Masters e di Postwar, a Londra.”

Traduzione di Paolo Turati

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