Enneatipi cinematografici: il nuovo saggio di Raffaella Foggia

Enneatipi cinematografici: Raffaella Foggia usa il cinema per spiegare le peculiarità dei nove enneatipi. La psicologa Raffaella Foggia, nel suo saggio “Enneatipi cinematografici”, spiega come avvalersi del cinema possa essere un utile strumento per conoscere se stessi a fondo e capire come migliorare aspetti della personalità che causano disagio. «Guardare sullo schermo atteggiamenti e comportamenti […]

Febbraio 2022
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Enneatipi cinematografici: Raffaella Foggia usa il cinema per spiegare le peculiarità dei nove enneatipi.

Enneatipi cinematografici: Raffaella Foggia usa il cinema per spiegare le peculiarità dei nove enneatipi.

La psicologa Raffaella Foggia, nel suo saggio “Enneatipi cinematografici”, spiega come avvalersi del cinema possa essere un utile strumento per conoscere se stessi a fondo e capire come migliorare aspetti della personalità che causano disagio.

«Guardare sullo schermo atteggiamenti e comportamenti che ricalcano i nostri permette di comprenderci in profondità ed, eventualmente, di modificare quegli automatismi che costituiscono il nostro carattere. A volte, infatti, siamo incerti su cosa fare nella e della nostra vita, inspiegabilmente scontenti anche quando tutto va bene, altre volte ci sentiamo estranei o soli anche se siamo insieme ai nostri cari, o ancora possiamo entrare in conflitto con gli altri e provare imbarazzo quando cerchiamo di ricomporre le nostre relazioni. Attraverso il cinema, si può uscire dalla nostra storia individuale e accedere a una sorta di dimensione mitica, in cui i sentimenti possono essere simbolicamente usati come elementi di trasformazione e l’individuo può passare dall’auto-boicottaggio all’autorealizzazione».

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Gli enneatipi, citati nel titolo, non solo altri che “tipi” di personalità che si collocano nell’enneagramma: un antico simbolo esoterico usato sin dai Padri della Chiesa e dai Sufi, utilizzato sin dal secolo scorso in psicologia per collocare in questa sorta di grafico, nove modelli di personalità: detti appunto enneatipi o tipi. 

«È però Claudio Naranjo, psichiatra cileno e allievo di Ichazo, negli anni ‘70, a elaborare “le descrizioni fondamentali di nove modelli di carattere, ognuno con possibili schemi mentali, emozionali e comportamentali,… aspetti che operano in modo automatico e che è possibile esplorare con compassione e scoprire profonde chiavi per comprendere ciò che siamo, i nostri doni, il nostro potenziale e la libertà di allinearci con la realtà”». 

L’originalità del saggio della dottoressa Foggia è l’aver applicato questo modello a dei personaggi del cinema, per sfruttare la valenza terapeutica della rappresentazione filmica. Ad esempio, il tipo Uno, è definito come eroe morale, rigoroso nei modi e nelle pellicole è rappresentato da un agente impegnato in casi eticamente complessi, a causa dei quali può perdere contatto con la realtà. I film in cui è protagonista il tipo Uno sono: Kevin Costner in “Gli Intoccabili”, Anthony Hopkins in “Il Bounty”, Gregory Peck in “Moby Dick”, Paul Newman in “Mr. & Mrs. Bridge”, Julie Andrews in “Mary Poppins”, Jodie Foster in “Il silenzio degli innocenti”, Jessica Tandy in “A spasso con Daisy”, Louise Fletcher in “Qualcuno volò sul nido del cuculo”. 

Il tipo due, invece, è mosso dal centro delle Emozioni ed è nei film d’amore che trova la sua massima espressione. I personaggi filmici che ne esemplificano le peculiarità sono: Robin Williams in “Il mondo secondo Garp”, Ray Liotta in “Abuso di potere”, Salvo Randone in “Re Lear”, Michel Serrault in “Il vizietto”, Glenn Close in “Attrazione fatale”, Kathy Bates in “Misery non deve morire”, Sophia Loren in “Sabato, domenica e lunedì”, Meryl Streep in “La scelta di Sophie”.

Al contrario, il tipo Tre, carrierista e ambizioso può essere interpretato sia da un eroe a caccia della verità, che dal suo antagonista subdolo e affamato di potere. I personaggi che rappresentano queste specificità sono: Tom Cruise in “Codice d’onore”, Richard Gere in “American gigolò”, Charlie Sheen in “Wall Street”, Al Pacino in “Americani”, Demi Moore in “Rivelazioni”, Nicole Kidman in “Da morire”, Meryl Streep in “Il Diavolo veste Prada” e Sharon Stone in “Basic Instinct”. E avanti cosi, sino alla fine, per tutti e nove i modelli di personalità, per offrire a ciascuno la chance di vedere le proprie peculiarità rappresentate “dal vivo” grazie alla magia del cinema.

Titolo: Enneatipi cinematografici

Casa Editrice: Edizioni Il Papavero

Genere: Saggio

Pagine: 174

Prezzo: 28,50 €

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