Il palazzo delle lacrime: storia di spionaggio nella Berlino Est

Un diario, una storia di controspionaggio e una serie di omicidi, sono questi gli elementi del libro di Paolo Grugni, Il palazzo delle lacrime, edito da Laurana Editore. Una spy story ambientata nella Berlino degli anni ’70 del secolo scorso, in cui, imponente e intransigente, un muro divide l’est dall’ovest, il progresso e la libertà […]

Dicembre 2019
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il palazzo delle lacrime

Un diario, una storia di controspionaggio e una serie di omicidi, sono questi gli elementi del libro di Paolo Grugni, Il palazzo delle lacrime, edito da Laurana Editore.

Una spy story ambientata nella Berlino degli anni ’70 del secolo scorso, in cui, imponente e intransigente, un muro divide l’est dall’ovest, il progresso e la libertà dell’individuo dalla miseria e dalla dittatura.

Il protagonista di questa storia è Martin Krause, un agente della Stasi, la principale organizzazione di sicurezza e spionaggio della Repubblica Democratica Tedesca nella Germania Est.

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A Martin viene affidato l’incarico di indagare sull’omicidio di una giovane donna, trovata morta con strane ferite sul corpo a Treptower Park, nella Berlino Est.

Le prime indagini presentano una ragazza dall’apparenza irreprensibile, benvoluta e impegnata su diversi fronti, ma sappiamo bene che le apparenze ingannano. Man mano che procede nelle indagini, Krause si rende conto che qualcosa non quadra e la vicenda prende una brutta piega quando scopre che Jula, questo il nome della vittima, si recava periodicamente, con la scusa della visita ad una zia malata, nella Berlino Ovest.

Le indagini procedono senza grandi risvolti, ma ad un certo punto alla morte di Jula si intrecciano una scia di omicidi che rivelano un legame con le alte sfere della Germania comunista. A questo punto Krause viene sollevato dall’incarico, ma lui è deciso ad andare fino in fondo alla vicenda, vuole trovare l’assassino, anche se ciò potrebbe rappresentare la fine.

Quella che sembra essere una semplice storia di spionaggio è invece una storia vera.

Paolo Grugni ha avuto modo di leggere il diario di un uomo, maggiore della HVA, deciso a risolvere alcuni casi di omicidio rimasti in sospeso. Ne ha tratto un’opera che, oltre a presentare una storia avvincente che tiene il lettore col fiato sospeso, ci parla di un periodo buio della storia del Novecento.

L’autore sceglie di mantenere la forma diaristica per non tradire la modalità originaria del racconto, ma ad essa dà, attraverso piccoli accorgimenti narrativi, l’aspetto letterario.

Questo romanzo non è solo una storia intrigante, ma è anche una lettura di uno spaccato di storia contemporanea, perché Paolo Grugni, attraverso le parole del suo protagonista ci racconta la politica di una Berlino Est, che ha leso la dignità della popolazione, costretta a vivere nella povertà, nel terrore e nel desiderio di valicare quel muro, oltre il quale benessere, consumismo e soprattutto libertà erano la normalità.

Contraddizioni, menzogne, torture e manipolazioni ad opera di persone senza scrupoli emergono da questo racconto vissuto da uomini, che gravitano in un mondo in cui ci si accontenta del niente, senza perdere però la voglia di verità e di giustizia.

È questo il motore che spinge il Krause letterario e quello vero ad andare fino in fondo nella propria battaglia, anche se questa costerà tutto, ma la libertà, e lo sa bene il nostro protagonista, non ha prezzo.

Titolo: Il palazzo delle lacrime

Autore: Paolo Grugni

Genere: Noir

Casa editrice: Laurana Editore

Pagine: 304

Prezzo: 16,90 €

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