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La Mente: fattore di distorsione della realtà

La mente: la realtà in cui noi tutti viviamo, si erge da sempre su di un binomio: tempo ed eternità.

La realtà in cui noi tutti viviamo, si erge da sempre su di un binomio: tempo ed eternità.

Seppur alla base di tutto brilli, come sottofondo silenzioso, la forza dell’eternità, ci muoviamo più o meno a caso lungo i binari del tempo. La nostra esistenza è temporale, poiché nasciamo, cresciamo e poi scompariamo. Quello che possiede un inizio nel nostro universo, prima o poi deve finire.

Questo movimento in cui siamo invischiati fin dalla nascita è sorretto perennemente dal potere della mente. La nostra mente in effetti è il “tempo condensato”, poiché incessantemente si muove tra i ricordi del passato e le speranze ipotetiche di un futuro incerto. Filosofi quali Krishnamurti hanno descritto, fin nei minimi particolari, questo gioco mentale che caratterizza tutti gli uomini. Siamo tutto il giorno assorbiti dalla sfera mentale, pensiamo incessantemente a qualcosa e questo ci preclude, in un certo senso, l’attimo presente che così diviene fuggente.

La mente è l’organo principale con cui l’esistenza viene affrontata e pianificata ma come detto, non è mai “centrata”, dato che divaga. Se per un attimo ci soffermiamo ad analizzare i nostri pensieri, notiamo per l’appunto che questi non sono mai presenti nell’attimo attuale ma indirizzati verso dei ricordi sulla cui base idealizziamo atti da eseguire in futuro.

Questa situazione potrebbe sembrare normale se esistesse solo il fattore temporale ma questo trova la sua ragion d’essere nell’eternità, monolito di energia sempre presente ed attuale ma in un certo senso, dinamico ed in continua evoluzione.

La mente umana, in ultima analisi è un fattore di distorsione della realtà, vero proiettore di chimere e di illusioni. Voi obietterete che la mente ha creato grandi cose, come ad esempio il computer su cui viene battuto codesto articolo. E’ vero, il potere mentale sembra essere stupefacente! Numerose filosofie ed opere d’arte sono state create grazie al pensiero.

Tutte queste opere sembrano però non aver migliorato la coscienza umana e, mai come oggi, la degenerazione psichica degli uomini è così evidente pur vivendo in un epoca ipertecnologica. La causa di base risiede nel senso unico del pensiero che si muove solo nei reami temporali, misconoscendo per gioco forza la realtà dell’eternità.

L’eternità è l’unica cosa non temporale – quindi reale – che brilla sotto il sole.

Nel continuo rivangare sul passato, nell’enorme mistificazione della proiezione di una speranza nel futuro, si creano solo speculazioni non conformi al destino che poi si svolge nel concreto. L’essere attaccati al tempo non è quindi sinonimo di esser svegli, e la mente, seppur ben sviluppata, seppur ben educata, contribuisce a creare la barriera tra gli esseri e il fulcro della vita reale.

I saggi di tutti i tempi parlano di “sonno” per indicare lo stato naturale dell’essere umano ed incitano chi comprende tale concetto ad un “risveglio” che ovviamente non si situa nella sfera mentale-temporale, ma ad un livello animico più profondo che, a detta loro, ha sede nel cuore.

Molti pensatori moderni infatti considerano anima tutto ciò che è mentale. Altri situano la psiche nelle regioni dell’inconscio. Tutte queste proiezioni sono però apparati più o meno sottili della struttura egoica, assai complessa ma in fondo evanescente. Secondo la filosofia universale, esiste un punto vergine nel cuore, vestigio di un lontano pre-passato. Questa scintilla di luce – chiamata Atman nell’induismo – propriamente è il nucleo di eternità che brilla ancora in noi, non legato ai fattori temporali e quindi estranea al potere mentale consueto.

La risoluzione della mente a voler far posto a tale scintilla spirituale, gradualmente innesta una sorta di autopurificazione che in effetti mette fine al normale flusso dei pensieri e al fattore stesso del tempo. Il risveglio è da intendersi quindi come la breccia che l’eternità apre nel tempo, creando una sorta di centro di gravità permanente non più legato alle distorsioni temporali della mente stessa.

Ovviamente, abbracciando solo mentalmente tali teorie, si rimane centrati nella distorsione temporale della mente. Bisogna cercar di realizzare questo risveglio per almeno assaporar un pò la veridicità di tali affermazioni, altrimenti tali idee costituiranno un ulteriore ostacolo tra il tempo e l’eternità.

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Fabio Duranti

Fabio Duranti (Milano 1969) è uno scrittore che fonde l'alchimia delle parole con la sua innata ricerca interiore. Da oltre 30 anni si interessa di esoterismo "serio", filosofia, metafisica e mitologia, sempre sulla base dello gnosticismo originale. Ha pubblicato tre libri con diverse case editrici, e prossima è l'uscita di altre sue due opere.

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