Cuore e testa come unità organica

Cuore e Testa. Nel sistema assai complesso dell’essere umano, l’unione cuore e testa, dovrebbe essere perfetta, ottimale e simmetrica. Notiamo però che, fin dalla nascita, tramite l’educazione scolastica e l’esempio dei genitori, si tende a far sviluppare nel bambino solo il potere mentale. Per lo più, la sensibilità sentimentale del bimbo, che nasce sempre nel […]

Marzo 2019
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Mente e Anima.

Cuore e Testa.

Nel sistema assai complesso dell’essere umano, l’unione cuore e testa, dovrebbe essere perfetta, ottimale e simmetrica. Notiamo però che, fin dalla nascita, tramite l’educazione scolastica e l’esempio dei genitori, si tende a far sviluppare nel bambino solo il potere mentale.

Per lo più, la sensibilità sentimentale del bimbo, che nasce sempre nel cuore, viene vista come una sorta di anomalia, dato che egli deve divenire un ”adulto perfetto”, cioè un ingranaggio ben oliato da inserire nella macchina economica dei nostri paesi industrializzati.

Si tenta di smorzare il potere immaginativo dei giovani fanciulli, conducendoli sui binari della logica causa-effetto tipica del pensiero occidentale. In oriente, fino a pochi decenni fa, l’educazione dei bambini era diversa, poiché pregna di valori mitici e filosofici tipici di quella cultura ancestrale.

Ma, ahimè, anche nel tanto decantato oriente, il sistema educativo oramai è improntato sul modello delle scuole d’occidente. Questo tipico modo di preparare gli uomini per affrontare la vita, crea certamente degli ottimi ingegneri e tecnici, ma a discapito della parte “irrazionale”, per così dire, dell’essere umano.

Mente e Anima.

Teniamo conto che l’uomo non è composto dalla sola mente, possiede una coscienza e quello strato non meglio identificato comunemente chiamato “anima”. L’educazione moderna quindi, non favorisce il “matrimonio alchemico“ tra cuore e testa, ma attua, se vogliamo usare una immagine forte, una sorta di omicidio nelle giovani coscienze.

Uno sviluppo armonioso tra cuore e testa, rende l’individuo completo in sé stesso, poiché il lato negativo rappresentato dal cuore, perfettamente si fonde il quello positivo, identificabile con la testa. Nella simbologia alchemica, il cuore è rappresentato dalla regina, figura regale, e la testa dal re, altrettanto regale.

Il fatto che generalmente si ritiene il re superiore alla regina, dimostra la deviazione occidentale vecchia di secoli, in cui si è preferito sviluppare solamente il lato positivo-mentale, a discapito di quello negativo del cuore. Il cuore è un organo recettivo superiore in confronto alla testa, poiché rappresenta quello che gli antichi chiamavano “il calice del Graal”.

La testa, in un percorso di rinascita interiore, deve quindi sottomettersi alla femminilità verginale del cuore purificato. Non è un caso che, nel tanto famoso gioco degli scacchi, è la regina che può muoversi per ogni dove, ed il re, inerte, può fare solo una mossa, come il suo subalterno pedone.

Lo “scacco matto“, chiude la partita, quando il re viene fatto prigioniero, simbolo velato della decapitazione interiore della testa, ovvero la purificazione elementare del potere del pensiero.In un contesto diverso questa resa del potere mentale è rappresentata nella fiaba della “bella e la bestia”. La bella rappresenta l’anima che ha sede nel cuore, la bestia l’ego umano che risiede nella testa.

Quando la bestia si sottomette al potere amorevole della bella, allora la trasmutazione alchemica inizia, e i pensieri inferiori che generalmente occupano lo spazio mentale, ritrovano la fattezza originale e regale, trasformando la bestia stessa in un nobile principe.
La connessione cuore e testa quindi, sembra essere una via sicura ed efficace per liberare l’uomo moderno dalla sua impasse esistenziale attuale.

E’ auspicabile che sempre più persone prendono atto di come il nostro pensiero abbia snaturato tutto l’apparato sociale umano, rendendolo certamente più confortevole a livello di comodità materiali, ma rinchiudendo l’anima sotto uno strato eccessivo di futilità e piaceri effimeri.

L’aumento vertiginoso dei disturbi psichici, porta in risalto proprio questo “soffocamento delle coscienze”: i più deboli e i più sensibili, coloro cioè che non sono ben integrati nel sistema, diventano “psichicamente malati”.

E non può essere altrimenti!

La dignità dell’uomo non è più considerata un valore valido per una società che considera l’essere umano solo un ingranaggio in un meccanismo preposto solo a produrre beni di consumo: anche l’uomo è divenuto un oggetto, come ben sottolineo Zygmunt Bauman, recentemente scomparso.

l binomio cuore e testa quindi, se perfettamente armonizzato, rappresenta una via di uscita dalla dualità tipica di ogni cosa, uomo compreso. Siamo coscienti di parlare qui solo di sfuggita di questo immenso processo noto come le nozze alchemiche dell’anima (=cuore =regina) con lo spirito (=re=testa).

Il presente articolo vuole essere solo uno stimolo di riflessione per coloro che covan in sé il dubbio sull’onnipotenza del potere mentale e che son stufi e saturi di un mondo che si sta avviando sempre più verso il “transumanesimo”.

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