Gnosi, Arconti ed Eoni: viaggio nel mistero dell’universo

La Gnosi: breve disamina. La gnosi originale è un sistema filosofico antico, complesso e, sotto certi versi, assai misterioso. Le immagini che questa corrente spirituale utilizza sono assai originali ed innovative per i tempi in cui è nata. Il nostro universo sembrerebbe la creazione di un demiurgo malvagio o per lo meno ostile alla razza […]

Giugno 2022
3 Mins Read
330 Views
Lo gnosticismo classico divide l'umanità in tre grandi tronconi: gli ilici, gli psichici e i pneumatici.

La Gnosi: breve disamina.

La gnosi originale è un sistema filosofico antico, complesso e, sotto certi versi, assai misterioso. Le immagini che questa corrente spirituale utilizza sono assai originali ed innovative per i tempi in cui è nata.

Il nostro universo sembrerebbe la creazione di un demiurgo malvagio o per lo meno ostile alla razza umana. Questo demiurgo porta il nome di Jaldabaoth, figlio della Pistis Sophia, creatura mitica immortale che, per suo libero arbitrio, cadde dal dominio degli “invisibili”, partorendo nella sua rovinosa caduta proprio la figura di Jaldabaoth che si presenta sulle scene come una sorta di aborto, assolutamente dissimile agli abitanti delle sfere superiori spirituali.

Jaldabaoth, una volta preso coscienza del suo enorme potere che, senza saperlo, gli proviene da quello che viene definito “trediceimo eone”, crea per l’appunto l’universo in cui noi viviamo, partendo dal “dodicesimo eone, il dominio inferiore al tredicesimo.

Dal suo corpo imperfetto nascono a sua volta sette arconti principali, che regolano tutta la manifestazione concreta. Questi sette rettori fuoriescono dal corpo inferiore di Jaldabaoth. Ma esistono, fin dalla genesi dell’umanità, degli altri arconti, nati dalle esalazioni energetiche degli uomini. Questi “sottoarconti” sono entità parassitarie che abbisognano costantemente di cibo, rappresentato dagli eteri che noi produciamo in modo inconscio ed involontario.

Un arconte quindi è una sorta di vampiro autoritario e naturale, nato dall’atteggiamento dissonante dell’uomo, che può ingrandirsi e svilupparsi a dismisura. Tutti i culti religiosi inferiori – non basati cioè su un vero sviluppo della particella spirituale latente nell’uomo – grazie alle proprie pratiche ed ai suoi rituali, alimenta gli arconti sintonizzati sulla lunghezza d’onda dei partecipanti. Arconti simili nell’essenza di base possono raggrupparsi in una sorta di clan, di famiglia.

Quando numerosi arconti si associano così in modo nefasto per l’uomo, divengono quella legione denominata nello gnosticismo “Eone”. Un eone è quindi una famiglia di arconti che amplifica la potenza degli stessi che compongono il suo corpo sottile ed invisibile. L’uomo, per il suo aspetto fisico, come già detto, è figlio di Jaldabaoth e dei sette arconti, dominato dalle forze dei dodici livelli inferiori dell’universo materiale, da dodici eoni fondamentali.

Ma in noi vi è una particella di luce latente che proviene dai domini del tredicesimo eone, particella spirituale che nell’essenza, non è composta dalle forze della creazione di Jaldabaoth, ma antichissima, proveniente dai domini superiori dello spirito.

Scopo dello gnostico è quello di risvegliare tale particella di luce dal suo sonno, per attuare, grazie a questo risveglio, una vera e propria trasformazione alchemica, con il nobile scopo di sfuggire dalla presa degli arconti e degli eoni, quindi di evadere dal nostro universo retto da quest’ultimi.

Lo gnosticismo classico divide l’umanità in tre grandi tronconi: gli ilici, gli psichici e i pneumatici.

  • I primi sono nell’essenza più profonda, figli esclusivi degli arconti, sono rozzamente materialistici e bestiali, sono fatti solo dell’essenza dell’universo retto da Jaldabaoth.
  • I secondi hanno un anima spirito attiva e sono sballottati tra le forze inferiori della materia e quelle superiori dello spirito.
  • I pneumatici sono i pochi rari ancora in contatto diretto con il tredicesimo eone, hanno le idee chiare sulla prigionia nel mondo e non fanno fatica ad intraprendere un cammino di liberazione.

A detta dello gnostico moderno Jan van Rijckenborgh, gli ilici non sono senza speranza poiché un gruppo sacerdotale realmente in contatto con le forze del tredicesimo eone, può aiutare costoro che dalla loro genesi non posseggono un legame effettivo con lo spirito, neanche un anima-spirito attiva ma solo l’anima sangue naturale.

Il citato gnostico moderno afferma infatti che, con la forza dei pneumatici attiva ed irradiante, un ilico può ricevere la forza dello spirito e rinascere a nuova vita, anche se, in effetti, sorto esclusivamente dalle forze ed energie dell’universo inferiore, senza cioè nessun legame con il tredicesimo eone.

Rimandiamo quindi i gentili lettori all’approfondimento diretto dei testi principali. Consigliamo per una visuale d’insieme d’inizio abbastanza chiara e in linea con il pensiero classico della gnosi, il libro di Hans Jonas “Lo gnosticismo”, abbastanza reperibile sul mercato.

Leggi anche: Le nozze alchemiche di Cristiano Rosacroce

Exit mobile version