Flow color Therapy: intervista ad Ethel Alexandra Villasuso

Flow color Therapy con Ethel Alexandra Villasuso. Per capire quanto ami il suo lavoro basta guardare i suoi occhi mentre ci racconta alcuni aneddoti! Alexandra Villasuso Mac Dougall è originaria di Bernal, una città della provincia argentina di Buenos Aires. Nel 1995, dopo un viaggio di piacere nel Bel Paese, si trasferisce a Roma per iniziare […]

Maggio 2022
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Flow color Therapy con Ethel Alexandra Villasuso.

Flow color Therapy con Ethel Alexandra Villasuso.

Per capire quanto ami il suo lavoro basta guardare i suoi occhi mentre ci racconta alcuni aneddoti! Alexandra Villasuso Mac Dougall è originaria di Bernal, una città della provincia argentina di Buenos Aires. Nel 1995, dopo un viaggio di piacere nel Bel Paese, si trasferisce a Roma per iniziare un nuovo capitolo della sua vita.

Giunta in Italia intraprende gli studi per diventare insegnante di Hatha Yoga presso la Hari Om ad Alessandria, entrando così nel mondo olistico. Si dedica interamente alla pratica Yogica e corsi di massaggio presso la scuola professionale di massaggio Diabasi (corsi per il riequilibrio energetico con Reiki, Cristalli, Campane Tibetane).

Flow color Therapy con Ethel Alexandra Villasuso.

Comincia così delle collaborazioni freelance con alcune strutture nel centro di Roma: The Dedica hotel, Eden hotel, Aleph Rome Hotel by Hilton. Oggi Alexandra Villasuso è una professionista del benessere affermata ed apprezzata in tutta la regione Laziale.

Flow color Therapy e Alexandra.

La “Flow color Therapy” è l’unione di tre discipline: la danza libera, meditazione e pittura. Questa particolare pratica, nata dalla collaborazione con l’artista Claudia Ponzi, è stata introdotta in Italia per la prima volta proprio da Alexandra. Nel corso degli anni il successo è stato divampante, ormai è una pratica conosciuta e praticata in ogni dove.

Alexandra, raccontaci un pò del massaggio da un punto di vista fisico?

Avendo studiato tanti stili e tecniche di massaggio con i corsi di perfezionamento, posso solo dire che l’approccio al massaggio, da un punto di vista fisico, è mutevole; io lo adatto in base alle esigenze di ogni cliente. Questo perché non tutte le persone sono uguali, così come non tutti hanno le stesse esigenze: per esempio, c’è chi lo può richiedere per motivi di affaticamento fisico dopo una gara o un lavoro pesante, per un periodo di duro stress psicofisico, perché ha un’ora di tempo da ritagliarsi o ancora perché si ha bisogno di ritrovare e ritornare ad un contatto quasi perso, specialmente dopo questi due anni di pandemia e restrizioni che hanno sicuramente destabilizzato molti di noi.

Può un massaggio incidere nella nostra sfera emozionale?

Altroché se lo può fare! Quando ci affidiamo in toto alle cure e ci mettiamo nelle mani dell’operatore olistico o professionista del massaggio, affidiamo il nostro corpo nella forma e nello spirito, compreso tutte quelle emozioni che si possono provare: quali la paura, rabbia, tristezza, gioia, sorpresa, ecc. Maggiormente i massaggi hanno la capacità di rilassare il ricevente portandolo a staccare da quel loop mentale che una vita frenetica può offrire. Di conseguenza può contribuire efficacemente a far secernere nell’organismo degli ormoni del benessere come serotonina e dopamina.

Esiste un limite di età o controindicazioni per ricevere un massaggio?

Non ci sono limiti di età e particolari controindicazioni se il ricevente è in salute.  In alcune culture dell’Asia è consuetudine sin da bambini praticare massaggi leggeri e delicati. Tuttavia è opportuno considerare alcune situazioni prima di procedere con il massaggio. Le malattie della pelle, patologie cardiovascolari, contusioni, traumi muscolari, fratture non prima di 40/60 gg, stati febbrili e altre patologie specifiche possono limitare la pratica. Se ci sono altri dubbi è sempre opportuno consultare il proprio medico curante.

Quanto incide l’atmosfera nella riuscita di un buon massaggio?

Quando si ha la competenza nel massaggio tutto ciò che crea atmosfera è la ciliegina sulla torta. Credo sia molto importante non tralasciare alcun aspetto: l’ambiente correttamente pulito ed ordinato con una temperatura gradevole, delicatamente profumato e con luci soffuse abbinato a candele, fiori e musica rilassante è lo spazio ideale per accogliere una seduta di questo tipo. 

Secondo la tua esperienza, come si dovrebbe comportare a livello lavorativo un operatore olistico o massaggiatore professionista?

Di particolare importanza è interloquire con il cliente prima di un massaggio. Il fine è inquadrare il focus sulle sue necessità e spiegare perché è preferibile un determinato trattamento rispetto ad un altro. Quando ci presentiamo come professionisti ci assumiamo un impegno etico e morale verso i nostri clienti. La cura di ogni dettaglio è imprescindibile. Dalla divisa professionale, comoda e pulita alle mani curate, dalle unghia corte e prive di anelli ai capelli ordinati.

Grazie per l’intervista Alexandra, in bocca al lupo per la tua carriera professionale.

Leggi anche: Tecnica di riequilibrio concentrico: il manuale di salute e benessere di Fabio Bertagnolo

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