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Esengo: il primo libro di Alessandro Cosentino

Esengo: Pratiche musicali liturgiche nella chiesa congolese di Roma. 1
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Esengo: il primo libro di Alessandro Cosentino
Esengo: il primo libro di Alessandro Cosentino

Esengo: Pratiche musicali liturgiche nella chiesa congolese di Roma.

Quando ascolti un suono, una musica, una brano, ti lasci sedurre dalla sua piacevolezza, da quello che esso riesce a generare nella tua interiorità, ad evocare nei tuoi pensieri. E ancor più, quando si ascolta la musica liturgica nel luogo di culto, là dove la spiritualità viene esaltata, e nella celebrazione di una messa, o di una ricorrenza, il suono assume una funzione trascendentale.

E nella ritualità è possibile cogliere le diverse sonorità e vocalità che si accompagnano ad azioni necessitanti alla liturgia, cosicché nell’intimità di una preghiera, o nella coralità, il gesto, l’incedere, la movenza traduce la profondità di quelle note coinvolgenti. Dalla musica liturgica è possibile tracciare una mappatura di luoghi e di rituali celebrativi identitari. Nasce da queste premesse il primo libro di Alessandro Cosentino: Esengo: Pratiche musicali liturgiche nella chiesa congolese di Roma.

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L’incipit dell’indagine si ha grazie all’incontro dell’autore con Serena Facci, docente di Etnomusicologia e Studi di Popular Music presso l’Università di Roma Tor Vergata; da cui segue una fitta rete di relazioni e circostanze che lo conducono ad approfondire il tema. Il volume è il risultato di una ricerca di etnomusicologia condotta nella comunità congolese dal 2013, primo di una serie di monografie dedicate ad altri luoghi di culto frequentati da immigrati nella città di Roma.

Esengo, realizzato in forma dialogica, si apre con un’introduzione storica del cristianesimo in Congo per poi focalizzarsi sulla storia della preziosa realtà congolese della chiesa della Natività.

A Roma gli immigrati provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo non sono molto numerosi, ma rappresentano una realtà simbolicamente molto significativa, in quanto sono stati tra i primi (nel 1994) ad ottenere la gestione di un luogo di culto nel centro della capitale.

Scrive l’autore Alessandro Cosentino: «La storia di questo libro inizia nell’ottobre del 2013 quando avevo appena discusso la mia tesi di dottorato in Storia, Scienze e Tecniche della Musica dedicata all’analisi dello stile individuale di Christopher “Khilizibe” Gerald, chitarrista e compositore del Malawi, allievo del leggendario polistrumentista e compositore Donald Kachamba.

Serena Facci, in quanto correlatrice, conosceva già la mia tesi di laurea specialistica in Musicologia incentrata sulle analisi e trascrizioni dei brani dei chitarristi finger-style malawiani Christopher “Khilizibe” Gerald e Moya A. Malamusi (relatore Giorgio Adamo) e mi invitò a prendere parte al progetto di ricerca sulle musiche liturgiche delle comunità di immigrati di Roma che proprio in quel periodo stava muovendo i primi passi.

In particolare, data la mia esperienza sulla chitarra in Africa, fui invitato un sabato pomeriggio di ottobre a intervistare a piazza di Pasquino un giovane prete congolese chitarrista e compositore; ovviamente accettai con entusiasmo. Arrivato al luogo dell’appuntamento, Serena Facci e Vanna Viola Crupi mi presentarono padre Emmanuel Cola Lubamba che con estrema gentilezza ci raccontò della sua esperienza di musicista e compositore a Kinshasa e a Roma per studiare il repertorio musicale storico della Chiesa Romana presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra.

La passione e competenza del prete-compositore mi colpirono sin dal primo istante e, da quel pomeriggio di ottobre, padre Cola ha saputo guidarmi con pazienza e dedizione nella realtà liturgica congolese ed è principalmente grazie a lui se ho potuto realizzare questo lavoro. La comunità cattolica congolese di Roma è stata tra le prime a essere documentate dall’équipe di ricerca dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” ed è sicuramente quella con il maggior numero di celebrazioni registrate.

Ecco, l’autore spiga come ha cercato di catturare le intense emozioni che il rito zairese celebrato a Roma è capace di trasmettere ai fedeli congolesi e non; e come si sono creati i legami all’interno della comunità, che lo ha reso parte attiva dell’animazione liturgica: le pratiche musicali condotte insieme al coro Bondeko e al gruppo Malaika. Un legame che si è andato rafforzando nel tempo e ancor più il giorno del suo matrimonio con Silvia (8 settembre 2018), celebrato con il rito zairese nella basilica di Sant’Apollinare di Roma proprio da padre Sylvestre e animato dai canti del coro Bondeko diretto da padre Emmanuel Cola Lubamba e Angela.   

Le intense emozioni intessute di ricerca e di vita personale hanno profondamente ispirato le pagine di questo libro. Si tratta di una ricerca che l’autore Alessandro Cosentino non considera conclusa, anzi l’inizio di una esplorazione nel tempo e nella storia della comunità congolese e romana allo stesso tempo.

Leggi anche: La vera storia del Cristianesimo: di Gianfranco Cingolani

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Mariaimma Gozzi

Mariaimma Gozzi è un critico d'arte di raffinato senso estetico. Elegante ed estroverso il linguaggio che la contraddistingue nell'indagine concentrata sul mondo dell'Arte Contemporanea. Eclettica e sensibile vive a stretto contatto con gli artisti nei loro studi in modo da conoscere sin dalla fase embrionale il processo creativo che risiede nell'opera d'arte. Autrice di numerosi articoli, testi critici e interviste a personaggi di spicco dell'arte, della cultura e della politica per la Rivisita d'Arte, Cultura e Scienza EQUIPèCO, per Il PROGRESSO Magazine e per la rivista MONDO ARTE. Numerose sono le Curatele di Mostre in Italia e all'Estero e di curatele per Gallerie prestigiose e di peso internazionale. Inizialmente intraprende una carriera votata all’architettura, in cui determinate è la vicinanza allo zio - l' ingegnere Barnaba Gozzi - edificante modello di professionalità, già Cavaliere del Lavoro. La personalità ecclettica la conduce a viaggiare per lavoro e a frequentare l'ambiente culturale europeo del teatro, della letteratura, della musica e dell'arte sviluppando proprio verso quest'ultima una passione esclusiva. Preziosa è la formazione all’Accademia Belle Arti di Roma; allieva di docenti protagonisti dell’arte del ‘900: Maria Teresa Benedetti, Giovanna Dalla Chiesa, Armando Nobili, Francesco Cosentino. E più avanti nel tempo emerge irruente la passione in particolare per la Storia dell’Arte, approfondisce gli studi frequentando la facoltà di Storia dell’Arte all’Ateneo di Tor Vergata, conseguendo la Laurea Magistrale. Allieva di docenti protagonisti dell’arte del XXI sec.: Barbara Agosti, Maria Beltramini, Simonetta Prosperi Valenti, Franco Gallo; Attualmente vive a Roma. Formazione : Università Tor Vergata, Roma - Laurea Magistrale di Storia dell’Arte Accademia Belle Arti di Roma - Laurea di Scenografia Liceo Artistico - Roma Contatti : e-mail : [email protected] Sito Uff. : www.mariaimmagozzi.it

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