Il business degli sci

Business e Sci. L’Austria è notoriamente il Regno dello sci (da discesa, fondo e salto) e dello snowboard. Supportata in questo da sempre, oltre che dalla sua orografia e dal suo clima perfetti alla bisogna, dai suoi grandi Campioni (specie nello sci da discesa), che, anche quando smettono l’attività agonistica, mantengono una capacità iconica di […]

Marzo 2018
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Il business degli sci

Business e Sci.

L’Austria è notoriamente il Regno dello sci (da discesa, fondo e salto) e dello snowboard. Supportata in questo da sempre, oltre che dalla sua orografia e dal suo clima perfetti alla bisogna, dai suoi grandi Campioni (specie nello sci da discesa), che, anche quando smettono l’attività agonistica, mantengono una capacità iconica di attrazione altissima.

Da Toni Sailer ad Hansi Hiterseerer, trasformatosi in famoso cantante tuttora seguitissimo; da Franz Klammer a Herminator Maier, per giungere sino all’attuale semi-divino, per gli Austriaci e non solo, Marcel Hirscher.

Il Paese degli Aquilotti di Kitzbuehel o di Bad Gastein, esporta un terzo di tutti i prodotti da neve dell’Ue.

Eurostat certifica che nel 2016 si è trattato di 2,5 milioni tra paia di sci e snowboard, nettamente davanti a U.K. (1 milione) e Germania (poco meno di 700.000) e, ancor più sideralmente, all’Italia, che aspetta un nuovo Alberto Tomba da vent’anni, con poco più di 300.000(4%) pezzi esportati fuori dall’Europa.

Destinatari di quasi metà dei prodotti austriaci gli Usa, seguiti con circa il 10% da Norvegia e Svizzera. Il Vecchio continente importa invece principalmente sci e snowboard da Cina, Ucraina e Taiwan per un totale di un milione e mezzo di articoli.

Quanto al Belpaese, il saldo finanziario negativo fra sci importati ed esportati è stato nel 2016 di circa 18 milioni di Euro, principalmente nei confronti di Austria e Usa.
In particolare rispetto alla prima, con 42 milioni su un fatturato totale del mercato di 53, cioè con 4 attrezzi su cinque.

Fra le marche austriache principali Atomic in primis e poi Fischer, Blizzard e altri, mentre per gli Usa domina da Head. A seguire, sempre per quanto riguarda le importazioni in Italia, la Francia e la Germania, con 6 e 3 milioni di euro.

La Germania importa invece dall’Italia un milione e mezzo di Euro di sci su quattro milioni di importazioni totali e risulta il primo partner commerciale dell’Italia per l’acquisto di snowboard.

L’esportazione degli sci made in Italy vede come punto di arrivo principale gli Stati Uniti, per un controvalore esportato pari a circa 12 milioni di Euro, cioè a un quarto del totale di export italiano del settore, seguiti da Austria, dove arrivano 5 milioni di euro di sci tricolore, e Germania con 3.

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