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Sesso e sessualità: biologia e sviluppo antropologico 

Sesso e sessualità: la concezione culturale.

Sesso e sessualità: la concezione culturale.

Nel campo della sessualità, specificatamente della sessualità umana, regna molta confusione, anche fra gli adulti ed a questo stato di cose contribuisce senz’altro la scorretta informazione fornita dai mezzi di informazione e da Internet, nonché delle istituzioni preposte alla formazione, in primis la scuola.

Se a questo aggiungiamo la diffusione della pornografia anche fra gli adolescenti e la goliardia propria di certa televisione e di un intero filone di cinema che non esito a definire volgare e triviale, il quadro è completo. Vediamo quindi di incasellare la materia nei giusti binari, non prima però di discutere come si è venuta a creare questa situazione.

Per secoli il sesso o, meglio, l’attività sessuale, è stata isolata dal contesto culturale in quanto considerata materia “scandalosa” di cui non si doveva trattare in pubblico e da relegare nel più intimo contesto.

Persino Darwin, il primo che aveva fondato le basi dell’evoluzione biologica dal punto di vista scientifico, pur affrontando la selezione sessuale nella sua seconda opera per importanza “L’origine dell’uomo e la selezione sessuale”, aveva sostenuto che il fenomeno evolutivo non comprendeva gli organi genitali! Inoltre, fino agli anni ’70 del novecento, i Naturalisti raramente affrontavano l’evoluzione degli organi genitali e della sessualità negli animali, mentre lo studio medico dell’organo copulatore maschile per secoli è stato preponderante rispetto a quello femminile! 

Per dare un’idea chiara della situazione pregressa, basta citare il caso di Sigmund Freud, padre della psicoanalisi, aveva sostenuto l’importanza dell’orgasmo vaginale nella donna a detrimento a quello che sappiamo essere l’orgasmo clitorideo. Ancora più assurdo, per secoli i medici hanno sostenuto l’inesistenza dell’orgasmo femminile!

Che cosa è il sesso.

Dopo questa necessaria premessa, entriamo nel vivo della trattazione: va subito chiarito che il sesso in estrema sintesi è lo scambio e la ricombinazione genetica, ossia del DNA, e può avvenire anche al di fuori della riproduzione: nei Batteri e negli Archea avviene continuamente lo scambio orizzontale di DNA, anche fra specie diverse, mentre la riproduzione avviene per meiosi o per gemmazione, raramente per coniugazione.

Anche nella maggior parte degli altri organismi, la riproduzione avviene senza contatto diretto, ma rilasciando polline nelle Piante, spore nei Funghi e sperma negli Animali. Addirittura molte Piante “utilizzano” Insetti ed altri Animali come vettori per la fecondazione. Negli Animali più evoluti, specificatamente terrestri, la fecondazione non può avvenire esternamente, ma necessita della fase copulatoria. Questo avviene anche nell’essere umano. 7

Sviluppo antropologico.

Con lo sviluppo della mente e la formazione di società complesse, la nostra specie  ha sviluppato la capacità di formulare pensieri astratti e quindi progressivamente la cultura, ossia ha “superato” l’evoluzione biologica sviluppando modelli culturali. Una delle conseguenze più notevoli di questo passaggio antropologico è stata l’elaborazione di complessi elaborati intellettuali e formativi legati alla riproduzione.

Questo ha portato a distinguere i comportamenti sessuali nelle diverse culture, pur mantenendo i moduli comportamentali di base propri della nostra specie, ossia quelle che Eibl-Eibesfeldt definisce “le invarianti nell’evoluzione delle specie”. Ovviamente, la complessità dei nostri elaborati mentali fa si che maggiore è lo sviluppo delle società, maggiore e la “diversificazione” dei comportamenti sessuali.

Infatti, partendo dalle società tribali, spesso formate da pochi individui, e studiando quelle via via più organizzate, si arriva a quella che può essere definita “comunità globale”, che comprende la maggior parte delle persone che hanno accesso ai mezzi d’informazione e ad Internet. Le persone però elaborano in maniera diversa le informazioni grazie al sostrato culturale che hanno acquisito, spesso comprensivo di regole, divieti, tabù e prescrizioni religiose e/o politiche.

Il dramma è rappresentato dal fatto che, persone prive di cultura, spesso sradicate dal contesto formativo da cui provengono, bambini ed adolescenti, non sono in grado di valutare criticamente la massa di informazioni, spesso distorte, che ricevono. Inoltre, molto spesso i loro sensi sono “ipereccitati” dall’eccesso di immagini, filmati, ecc… .

Qui però non ci soffermeremo nell’indagare la sessualità nelle diverse società, discorso che ci porterebbe lontano e che esula dagli scopi del presente lavoro, ma discuteremo brevemente come è affrontata e dovrebbe essere sviluppata l’educazione sessuale negli adolescenti.

Educazione sessuale.

Per secoli l’educazione sessuale era assente nella fase formativa ed anche persone istruite ne ignoravano anche le basi corrette. Ancora oggi, in molte società ed in molti contesti culturali anche occidentali, la sessualità viene repressa e avulsa dal contesto sociale, anche se, paradossalmente ma logicamente, in questi contesti si sviluppano modelli devianti.

L’eccesso opposto è rappresentato dall’esternazione volgare e goliardica di ogni estremizzazione e/o perversione, addirittura presentate come “progressismo” da una certa “sottocultura” che tanto danno ha fatto nel contesto educativo, e non solo. Un tempo l’omosessualità era illegale e gli omosessuali venivano perseguitati, cosa che avviene ancora in molte società, in occidente si è passati dalla persecuzione all’orgoglio omosessuale!

Molte volte, al contrario, viene promossa l’aggressività maschile, specialmente in certi film e programmi televisivi, anche della televisione pubblica. Tutto ciò non è privo di conseguenze, poiché porta a sviluppare un comportamento sessuale aggressivo, superficiale ed edonistico con l’incapacità di porre un limite ai propri impulsi, non solo sessuali.

Ora, nel periodo dell’adolescenza è necessario fornire un’informazione corretta sulla sessualità e sul rapporto fra i sessi, educando il discente anche al rispetto di se stesso e degli altri. Evitando di promuovere devianze di ogni tipo. Va sottolineato che bisogna evitare di incorrere nell’errore di trattare il sesso e sessualità come materie a se stanti, avulse dall’insegnamento della biologia, come si trattasse di qualcosa di artificioso o comunque privo di una propria valenza didattico/educativa, privando il discente della “scoperta” dell’ambito sessuale in condizioni di normalità

1 Darwin C. 1980 L’origine delle specie Torino, Bollati Boringhieri, 1980 (ed. or. 1859) 2 Darwin C. 1973 L’origine dell’uomo e la selezione sessuale Roma, Newton Compton 1973 (ed. or. 1871).

3 Pilastro A. 2007 Sesso ed evoluzione. La straordinaria storia evolutiva della riproduzione sessuale Milano, Bompiani 2007.

4 Menno S. 2016 Organi sessuali, evoluzione e biodiversità Torino, Bollati Boringhieri, 2016.

5 Dawkins D. 1986 Il fenotipo esteso. Il gene come unità di selezione Milano, Feltrinelli 1986 (ed. or. 1982).

6 Freud S. 2000 Alcune conseguenze psichiche della differenza anatomica tra i sessi in Inibizione, sintomo e angoscia e  altri scritti: 1924-1929 Torino, Bollati Boringhieri, 2000 (ed. or. 1924-1929).

7 Freud S. 2016 Totem e tabù Torino, Bollati Boringhieri, 2016 (ed. or.1913).

8 Lévi Strauss 1972 La struttura familiare della parentela Milano, Feltrinelli 1970 (ed. or. 1940-68).

9 Eibl-Eibesfeldt I. 1996 I fondamenti dell’etologia Milano, Adelphi 1996 (ed. or. 1976).

10 Eibl-Eibesfeldt I. 1996 Amore e odio. Per una storia naturale dei comportamenti elementari Adelphi, Milano 1996 (ed. or. 1971).

11 Eibl-Eibesfeldt I. 2001 Etologia umana. Le basi biologiche e culturali del comportamento Torino, Bollati Boringhieri 2001 (ed. or. 1984).

12 Eibl-Eibesfeldt I. 2005 Dall’animale all’uomo: le invarianti nell’evoluzione delle specie Di Renzo Editore, Roma, 2005  (ed. or. 1997).

13 Kinsey P. et al 1953 Sexual Behavior in the Human Female  New York/London, Saunders 1953.

14 Kinsey P. et al 1953 Sexual Behavior in the Human Male New York/London, Saunders 1953.

15 Krafft-Ebing R. 1966  Pshyicopathia Sexualis (ed. italiana a cura di Piero Giolla) Imola, Manfredi (ed. or. 1889).

16 Panzeri M. 2013 Psicologia della sessualità Bologna, Il Mulino 2013.

17 Lorenz K 1977 Gli otto peccati capitali della nostra civiltà Milano, Adelphi 1977 (ed. or. 1973).

18 Faggioni M. P. 2012 L’ideologia del “Gender”. Sfida all’Antropologia e all’etica cristiana (Pensiero cattolico: studio interdisciplinare) Siena/Città del Vaticano, Editrice Vaticana 2012.

Leggi anche: Lo sviluppo della biologia evoluzionistica: le nuove scoperte e le implicazioni

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Ettore Ruberti

Naturalista, giornalista scientifico. Professore di Biologia, Chimica, Fisica e Geografia fisica presso il Liceo Scientifico e Linguistico “Maroni” di Varese dal 1983 al 1989. Giornalista free lance, dal 1977, con collaborazioni con le seguenti testate: La Prealpina, Il Giorno, La Stampa, Inquinamento, Il Medico e il paziente, Oasis, Geodes, Migratori Alati, Le Scienze, Petrolieri d’Italia, Ambiente, ecc. Redattore da luglio 1988 a febbraio 1990 presso la rivista Acqua & Aria. Attualmente scrive, per conto dell’ENEA e come attività intellettuale su 21mo Secolo, MuseoEnergia, L’Eco dei Laghi, ecc. Collaborazioni con Enti ed Istituti di ricerca nel campo zoologico, in particolare inserito nel Gruppo di Lavoro Uccelli Migratori dell’Organizzazione Ricerche Ornitologiche dell’RGF dal 1978 al 2010, in cui curava anche l’informatizzazione e l’elaborazione statistica dei dati validati dall’INFS di Bologna e dall’IWT di Slimbridge. Partecipazione gratuita e svolta fuori dall’orario di lavoro, dal 2011, con la Fondazione Gianfranco Realini per la valorizzazione del territorio che si occupa di Zone Umide (paludi, canneti rivieraschi, torbiere, ecc.), in relazione alla possibile partecipazione (in collaborazione con due gruppi di lavoro dell’ENEA Casaccia) ad un progetto LIFE. Collaborazione con l’Università di Pavia, in seguito ad una richiesta ufficiale di quest’ultima all’ENEA, volta alla classificazione di Aracnidi ed Insetti. Collaborazione portata a termine. Collaborazioni con vari Editori per opere editoriali nei campi suddetti e per la referizzazioni di studi e ricerche. I campi in cui ha acquisito le maggiori competenze sono: Entomologia, Aracnologia, Erpetologia, Evoluzionismo, Gestione delle Risorse naturali, Fotografia e Cinematografia Scientifica, Microscopia (sia ottica che elettronica), oltre naturalmente all’elaborazione e gestione dell’informazione, sia a livello divulgativo che scientifico Dipendente dell’ENEA dal 9 aprile 1990, Assunto per concorso per assunzione in prova, con qualifica di giornalista scientifico (7° livello) (Gazzetta Ufficiale – IV Serie Speciale – “Concorsi ed Esami” – n. 103 del 30 dicembre 1988) approvata dal presidente dell’ENEA con delibera n. 24/89/G del 21/12/89, cui si richiedevano almeno otto anni di esperienza nei settori giornalistico scientifico e didattico (provati con ampia documentazione), con graduatoria 95/100. Assunzione divenuta a tempo indeterminato dopo sei mesi (sempre al 7° livello). Inserito nella Divisione Relazioni Esterne, sede di Milano, si è occupato di diffusione dell’informazione, con interventi anche in ambito scolastico ed universitario, organizzazione di Convegni, Conferenze, ecc., spesso ha anche coadiuvato il personale della sede, in particolare Dr. Sani, Dr. Gavagnin, Prof. Bordonali, Sig. Griffini, Dr. Valenza, Prof. De Murtas. Ha pubblicato vari articoli sulla problematica relativa agli OGM sulla rivista “AgriCulture”, aprile 2003, su Migratori alati nel 2001, 2002, 2003, 2004, su La Padania nel 2005, 21mo Secolo. Dal 1991 segue le problematiche relative allo sviluppo dell’Idrogeno come vettore energetico, per conto della Divisione Tecnologie Energetiche Avanzate, che rappresenta ufficialmente al Forum Italiano dell’Idrogeno, inserito nel Consiglio Direttivo e all’AIDIC dove, dal 1993 al 1997, era stato costituito un gruppo di lavoro “CO2: riduzione, contenimento della produzione e riuso” che ha cessato la sua attività nel 1997. Nel contesto di questo incarico ha organizzato vari Convegni e tenuto Conferenze in Italia e all’estero, ha inoltre pubblicato vari articoli su riviste Scientifico-divulgative, tra cui: un articolo interno su “Le Scienze” (edizione italiana di Scientific American) del settembre 2000: “Idrogeno: energia per il futuro” N° 385, settembre 2000, pag. 90/98; un articolo concernente il sistema idrogeno sul numero monografico del 1996 dell’Organo ufficiale degli Ingegneri della Svizzera italiana, pubblicato come Atti di un Convegno sull’argomento; un numero, quasi monografico, di “Petrolieri d’Italia”, 2001; alcuni articoli su 21mo Secolo dal 1994 al 2006; ha inoltre effettuato vari interventi su televisioni italiane e svizzere; .ha partecipato, nel l’ambito del Forum, in qualità di Docente al Corso sulla sicurezza del sistema idrogeno, tenutosi nel 2002 presso l’Istituto Superiore Antincendio dei Vigili del Fuoco, sotto l’egida del Ministero degli Interni. E’ coautore del libro bianco sull’idrogeno “Linee guida per la definizione di un piano strategico per lo sviluppo del vettore energetico idrogeno”, scritto dai membri del Forum. Ha presentato, primo in Italia, un lavoro concernente l’utilizzo di nanotubi di carbonio per l’accumulo ed il trasporto dell’idrogeno (sotto forma di poster), al SolarExpo di Verona nel dicembre 2000. Nell’ambito degli incarichi portati a termine, ha seguito, per conto del Professor Umberto Colombo, gli sviluppi delle ricerche sulla Fusione Fredda, campo in cui ha anche pubblicato alcuni articoli, ed è in corso di stampa un libro che ha scritto sull’argomento. Lavorando in questo ambito, ha acquisito una significativa conoscenza della meccanica quantistica e dei fenomeni nucleari ed elettromagnetici nella materia condensata. Per questo motivo, nel 2004 è stato eletto Membro dell’International Society For Condensed Matter Nuclear Science. E’ Autore di diverse pubblicazioni concernenti la produzione energetica per mezzo della fissione dell’atomo ed i relativi problemi legati alla sicurezza ed all’impatto ambientale. Dal giugno 1996 al giugno 2010 Ricercatore nella Divisione GEM (1996-2001) e BIOTEC (2001-2010) inserito nel Board di Direzione, anche se ha continuato a dedicare una parte del tempo (valutabile al 20% del totale) all’idrogeno. In questo ambito ha lavorato in sinergia con il Professor De Murtas, con il quale collaborava anche precedentemente. Ha pubblicato, sulla rivista Energia Ambiente e Innovazione, n° 6/1997, una monografia sull’Evoluzione Biologica, campo in cui è uno specialista. Ha sviluppato una nuova ipotesi sul ruolo svolto da un debole campo elettromagnetico in argille di origine magmatiche (le montmorilloniti) nella formazione delle prime macromolecole biologiche, ipotesi che sta sottoponendo a verifica sperimentale. In particolare, la parte sperimentale sarà sviluppata presso il laboratorio del Dr. Francesco Celani dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Laboratori Nazionali di Frascati. Sta sviluppando un sistema per la riconnessione di tessuto nervoso reciso, attualmente sui Molluschi Gasteropodi Polmonati (Limax ruber), ma con l’obiettivo di applicarlo ai Vertebrati e, quindi, all’Uomo (si tenga presente che non vi è nessuna differenza rilevante fra il tessuto nervoso dei Molluschi e quello dei Vertebrati). Ha sviluppato, in collaborazione con il Prof. Brera (Rettore dell’Università Ambrosiana), un Progetto di ricerca (Progetto Against Malaria) volto all’interruzione del ciclo del Plasmodio che causa la malaria nel ciclo biologico delle Zanzare del genere Anopheles. Progetto per cui ha proposto all’ENEA una collaborazione. Insieme con il Professor De Murtas, nel 1977, ha scritto un libro sulla Biodiversità. Attualmente è impegnato ad una revisione della classificazione animale, ai livelli superiori, in relazione ai principi della Nuova Sintesi, con gli apporti derivati dalla biochimica (non cladista, di cui rifiuta la teoria, i metodi e le finalità); sta realizzando un atlante di Anatomia degli Insetti, per cui ha elaborato una nuova tecnica di lavoro. Relatore, nel 2011, di una Tesi di Laurea concernente l’utilizzo del Batterio Ralstonia detesculanense per il sequestro dei metalli pesanti. Tesi presentata presso l’Università La Sapienza di Roma da Laura Quartieri che si è laureata con un punteggio di 107/110. Tale tesi è stata in seguito oggetto di pubblicazione su una rivista della Elsevier. Dal ’97 Professore a contratto di Biologia generale e molecolare all’Università Ambrosiana. Dal 25 settembre 2012 con qualifica accademica di Licentia Docenti ad Honorem per merito di chiara fama nella disciplina. Associato alla Società Italiana di Scienze Naturali, alla Società Entomologica Italiana, alla Società Herpetologica Italica, alla Società Italiana di Fisica ed alla Società Italiana di Biologia Evoluzionistica di cui è Socio fondatore. In passato associato all’Associazione Italiana di Cinematografia Scientifica e all’Associazione Fotografi Naturalisti Italiani.

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