La Vespa è made in Italy: stop alle imitazioni
Vespa made in Italy: la vicenda. Il modello della moto più venduta in Italia a partire dagli anni 50 è finita al centro di una importante decisione giudiziaria. Ebbene sì, la forma della la Vespa, iconografia della Piaggio, è stata oggetto di una pronuncia da parte della Corte d’Appello di Torino. Tutto ha avuto inizio […]
Vespa made in Italy: la vicenda.
Il modello della moto più venduta in Italia a partire dagli anni 50 è finita al centro di una importante decisione giudiziaria. Ebbene sì, la forma della la Vespa, iconografia della Piaggio, è stata oggetto di una pronuncia da parte della Corte d’Appello di Torino.
Tutto ha avuto inizio nel 2013, quando in occasione del consueto appuntamento che si è tenuto presso il Salone Eicma di Milano, la Guardia di Finanza ha fatto irruzione sequestrando 11 scooter esposti, poiché le forme degli scooter presenti di fabbrica cinese modello Ves costituivano un’imitazione di Vespa.
In pratica, secondo le fiamme gialle, l’imitazione della forma del famoso scooter violava il diritto di esclusiva del Gruppo Piaggio, costituito dal c.d. “marchio tridimensionale” registrato proprio dal Gruppo Piaggio.
La pronuncia del Tribunale di Torino.
La vicenda del sequestro ha coinvolto una società cinese, la Taizhou Zhongneng, che aveva impugnato dinanzi al Tribunale di Torino il provvedimento di sequestro, contestando il diritto del Gruppo Piaggio di proteggere la forma tridimensionale del suo scooter rispetto allo scooter cinese modello Ves.
Il Tribunale di Torino con la Sentenza N. 1900/2017 emessa in data 17/03/2017 respinse il ricorso promosso dalla società cinese, dichiarando che: ” le produzioni di parte attrice, pur essendo anteriori alla data di deposito del marchio Piaggio (2013), sono tutte posteriori alla data (2005) di commercializzazione del modello Vespa LX che è rappresentato nei suoi tratti essenziali dal marchio Piaggio e che costituisce quindi (dal 2005) un marchio di forma di fatto che (nell’ipotesi di capacità distintiva) sposta a tale anno la valutazione di un’anteriorizzazione o meno del marchio.”
Il Tribunale di Torino ha precisato che un’opera di design, anche se nata come un oggetto funzionale e tecnico, può essere tutelato come opera di design nel momento in cui sia percepita come tale.
Nessun rilievo assume l’intenzione del designer al momento della creazione dell’oggetto. Quello che conta ai fini della tutela è l’importanza che l’opera assume sul mercato e in ambienti di interesse artistico, esposizioni, film, rappresentazioni, vernissage.
La Sentenza è stata impugnata da parte della società cinese dinanzi alla Corte d’Appello di Torino, che con la Sentenza N. 677/2019 ha rigettato l’appello, confermando integralmente quanto statuito nel giudizio di I grado.
Conclusioni.
La Sentenza ha sancito un importante principio annoverando la forma della Vespa tra le “opere del disegno industriale che presentino di per sé carattere creativo e valore artistico” tutelate dalla legge sul diritto d’autore (ex art. 2, punto 10 legge n. 633 del 22/04/1941 e succ. mod.).
Sulla scorta di tale decisione si può ipotizzare che oggetto di tutela può essere qualsiasi forma tridimensionale, come ad esempio una caramella, un biscotto, tutto quello che ha un carattere distintivo può diventare marchio.
Per il Made in Italy si tratta di una importante vittoria e di un meritato riconoscimento visto il contesto storico e culturale che la Vespa ha avuto in Italia.
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