Economia: una parola tanti significati

Economia. Non è più solo finanza ed accounting: l’evoluzione è una economia che si declina in una grande varietà di significati. Circual Economy, Sharing Economy, Gig Economy: solo tre figlie di una grande e nuova famiglia allargata. Potrebbero dirvi che è di poco conto, che in fondo è residuale, che occupa solo lo spazio lasciato libero […]

Luglio 2018
3 Mins Read
31 Views

Economia.

Non è più solo finanza ed accounting: l’evoluzione è una economia che si declina in una grande varietà di significati. Circual Economy, Sharing Economy, Gig Economy: solo tre figlie di una grande e nuova famiglia allargata.

Potrebbero dirvi che è di poco conto, che in fondo è residuale, che occupa solo lo spazio lasciato libero dalle materie  di carattere matematico-scientifico.

Ma è cosi? E voi conoscete queste tre nuove ramificazioni dell’economia? Conoscete le differenze tra l’una e l’altra?

Tante di queste parole sembrano non appartenerci eppure stanno plasmando il futuro mondo del lavoro e del consumo. E se non l’hanno ancora fatto, lo faranno. La nuova economia pone maggiormente l’accento sulla dimensione collettiva e nobile dell’economia e aiuta a ricordare che questa disciplina ha insiti valori più nobili del mero profitto. Esploriamo i new trends per capire meglio di cosa si parla.

Circual Economy.

Questo termine va oltre la produzione ed il consumo: economia circolare vuol dire rigenerare una risorsa e quindi far durare il più possibile la sua utilità.

L’economia circolare.

E’ solo una questione opportunistica? Tendenzialmente no; molto spesso la sua finalità è riuscire a ridurre l’impatto sull’ambiente e sulla collettività.

Il mondo consuma spesso e volentieri troppe risorse, e allo stato attuale ne sta consumando in misura maggiore alle sue possibilità.  Le conseguenze si ribalteranno sulle generazioni future.

Un’azienda oggi deve, volente o nolente, essere sostenibile. 

Le parole con cui identificare la circular economy sono: production, recover, reuse, reducing. Oltre alla produzione che è ben conosciuta, bisogna notare che gli altri tre termini contengo “re”. Questo perché la risorsa in questione viene usata per almeno due volte. Ciò significa minor produzione, minor inquinamento, minor danno all’ecosistema generale.

In particolare parliamo di consumare meno risorse e quindi essere “sostenibili”. Parliamo di trasformare una risorsa col fine di riutilizzarla. Gestire le risorse è il fine dell’economia del ventunesimo secolo, ed il futuro sembra sorriderle.

Sharing Economy.

E’ più conosciuta con il nome sopra utilizzato, ma secondo la Hardard Business Review dovrebbe essere chiama access economy. E’ l’economia della condivisone cioè un processo collettivo di scambio di dati e di informazioni. Si parla solo di contenuti? No, anche di costi.

Avete mai sentito parlare di TogheterPrice? E’ una piattaforma sulla quale utenti di Over the top cioè di piattaforme come Spotify e Netflix  possono condividere il loro abbonamento in cambio di un piccolo contributo in denaro con altri utenti in modo da alleggerirsi del costo di un intero abbonamento.

Così anche coloro che aderiscono non pagano il prezzo intero. E che ne dite di BlaBlaCar? Lo conosceranno di certo in molti, l’azienda francese è sicuramente orgogliosa del servizio che offre e di ciò che fa risparmiare a molti pendolari europei.

Il discorso è semplice: se devi effettuare un viaggio con la tua auto basta inserire un pubblico annuncio dove dici da dove parti e dove ti dirigi. Così dall’altro lato un’utente decidendo di viaggiare con te paga un contributo e viaggiate insieme ammortizzando i costi. Ci si aiuta, si risparmia.

Economia: parola d’ordine, opportunità.

Non è tutto oro quel che luccica, si possono nascondere insidie ed a volte con la scusa di collaborare, condividere o fare del bene c’è chi ottiene immeritati guadagni a discapito di altri.

Ci sono molti utenti che continuano a non fidarsi di questi meccanismi.

Ma le nuove strade dell’economia possono migliorare in parte le nostre vite, alleggerire i nostri portafogli, cosi come creare posti di lavoro, imprese e far scattare meccanismi di evoluzione e ringiovanimento dell’economia di un paese. Benigni disse: “Iniziare un nuovo cammino spaventa, ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi”.

Queste nuove tendenze economiche sono occasioni irripetibili per le imprese. Per un paese e per i suoi cittadini di trovare nuovi spazi nell’economia mondiale. Opportunità, non minacce.

Leggi anche: Digital Transformation e nuovi trend tecnologici

Exit mobile version