Giorgio Forattini: la vignetta entra in Triennale
Giorgio Forattini: 23 novembre 2023, ore 18.00. Ingresso libero previa registrazione: triennale.org. Giovedì 23 novembre alle ore 18.00 Triennale Milano dedica una serata a Giorgio Forattini per annunciare la donazione dell’archivio del grande vignettista all’istituzione, e ripercorrere la sua carriera insieme ad alcuni protagonisti della cultura e dell’informazione. Vignettista e disegnatore satirico di fama internazionale, […]
Giorgio Forattini: 23 novembre 2023, ore 18.00.
Ingresso libero previa registrazione: triennale.org. Giovedì 23 novembre alle ore 18.00 Triennale Milano dedica una serata a Giorgio Forattini per annunciare la donazione dell’archivio del grande vignettista all’istituzione, e ripercorrere la sua carriera insieme ad alcuni protagonisti della cultura e dell’informazione. Vignettista e disegnatore satirico di fama internazionale, Forattini ha illustrato gli avvenimenti politici più rilevanti sulla prima pagina di prestigiosi quotidiani nazionali, quali “la Repubblica” e “La Stampa”, dal 1973 agli anni 2017 e ha pubblicato più di 60 libri di raccolte di vignette per le case editrice Feltrinelli, La Stampa e Mondadori.
Nel corso dell’incontro interverranno Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano, Marco Sammicheli, Direttore del Museo del Design Italiano di Triennale Milano, Salvatore Accardo, Caterina Caselli, Luca Cordero di Montezemolo, Ferruccio De Bortoli, Fiorello (in video), Giancarlo Giannini, Stella Pende, Renzo Piano, Antonio Ricci.
L’archivio di Giorgio Forattini comprende l’intera collezione originale delle vignette, circa 10.000, ideate e realizzate da Forattini per rappresentare graficamente gli eventi più salienti della storia italiana dal 1973 al 2017 e che documentano la sua attività creativa, politico-sociale e artistica. Dunque non solo vignette satiriche realizzate per i principali quotidiani e periodici, ma anche illustrazioni, disegni, vignette per campagne sociali, pubblicità, copertine di dischi e iniziative benefiche che testimoniano le molteplici visioni e prospettive del maestro della satira italiana.
Il fondo Forattini entra a far parte degli archivi di Triennale Milano, andando così ad arricchire un patrimonio di circa 300.000 beni fisici e digitali, tra cui opere, documenti e carteggi, libri e cataloghi, oggetti, prototipi e modelli di design e architettura, allestimenti storici e special commission. La donazione dimostra la multidisciplinarietà di Triennale e dei suoi archivi che accolgono la pluralità dei linguaggi della cultura contemporanea.
Giorgio Forattini: biografia.
Giorgio Forattini nasce a Roma nel 1931. Dopo la licenza liceale classica frequenta sia il biennio di architettura all’Università di Roma che l’Accademia di Teatro. Nel 1953 inizia a lavorare, dapprima come operaio in una raffineria di petrolio nel nord Italia, poi come rappresentante di commercio di prodotti petroliferi a Napoli e nel sud Italia. Alla fine degli anni ’50 entra in una casa discografica, prima come venditore, poi come direttore commerciale curando la realizzazione di cataloghi di musica leggera e musica classica in Italia e negli Stati Uniti. Dalla fine degli anni ’60 opera in pubblicità come illustratore e copywriter, creando campagne pubblicitarie nazionali per la Fiat, l’Alitalia e altri importanti compagnie. A quarant’anni entra come impaginatore grafico nel quotidiano romano “Paese Sera”, dopo aver vinto un concorso per disegnatori di fumetti indetto dal giornale stesso. Le prime vignette di satira politica appaiono a colori nel 1973 sul settimanale “Panorama” della Mondadori, a cui collabora per dieci anni, e su “Paese Sera” nel 1974. Alla fine del ’75 lascia “Paese Sera” per contribuire alla fondazione del nuovo quotidiano “La Repubblica” di Eugenio Scalfari, collaborando al progetto grafico e come disegnatore satirico.
Per sette anni collabora anche al settimanale “L’Espresso” e nel 1991 torna a “Panorama” dove collabora fino al 2009. Nel 1999, in seguito a una querela per una vignetta dell’allora presidente del Consiglio Massimo D’Alema, lascia “La Repubblica” e ritorna nel 2000 a “La Stampa” di Torino, su invito dell’editore Gianni Agnelli, con cui collabora per cinque anni. Dal 2006 al 2008 pubblica sul quotidiano “Il Giornale “di Milano. Dal 1 agosto 2008 a fine 2009 collabora col gruppo QN – Quotidiani Nazionali: “Il Giorno”, “La Nazione” e “Il Resto del Carlino”. Dalla sua produzione di oltre diecimila vignette, sono stati pubblicati, dal 1974 ad oggi, 60 libri editi da Mondadori, che hanno venduto più di tre milioni di copie. Nella sua lunga carriera ha ricevuto molti premi, tra i quali: Il Premiolino, il Premio di Satira di Forte dei Marmi, il premio Hemingway, il premio Pannunzio e numerosi riconoscimenti, tra cui la cittadinanza onoraria del Libero Comune di Zara in Esilio, la civica benemerenza a Trieste e la cittadinanza onoraria ad Asti.
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