A ottant’anni se non muori t’ammazzano: di Ferdinando Camon

Ferdinando Camon – A ottant’anni se non muori t’ammazzano: audiolibro. Il Narratore Audiolibri presenta A ottant’anni se non muori t’ammazzano di Ferdinando Camon in versione audiolibro, letto dalla sapiente voce di Moro Silo. Un’ottima interpretazione per un testo decisamente provocatorio: un grido d’accusa verso le politiche di discriminazione messe in atto durante l’epidemia di coronavirus. […]

Gennaio 2021
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Ferdinando Camon - A ottant’anni se non muori t’ammazzano: audiolibro.

Ferdinando Camon – A ottant’anni se non muori t’ammazzano: audiolibro.

Il Narratore Audiolibri presenta A ottant’anni se non muori t’ammazzano di Ferdinando Camon in versione audiolibro, letto dalla sapiente voce di Moro Silo. Un’ottima interpretazione per un testo decisamente provocatorio: un grido d’accusa verso le politiche di discriminazione messe in atto durante l’epidemia di coronavirus.

Camon ha ottantacinque anni e da più di metà della sua vita racconta la crisi della civiltà e dei valori. E per lui durante la pandemia è venuto meno il rispetto per la categoria degli anziani, trattati come sacrificabili dimenticando che loro sono la memoria storica del mondo.

È un danno per l’umanità la perdita della conoscenza degli anziani, e l’autore si batte e si batterà sempre per questa ingiustizia: “I miei libri sono tribunali. Tutti. In alcuni sono giudice, in altri testimone. Perché il mondo abbia giustizia, è bene che il giudice-testimone viva”.

Con toni drammatici ma vestiti di un tagliente sarcasmo, Camon racconta il suo lockdown ed espone le sue riflessioni sulla tragedia che stiamo vivendo, e in particolare su quella più silenziosa dei tanti over ottanta che sono stati messi da parte per favorire vite più giovani. E da ipotetico scartato, l’autore si fa un coraggioso esame di coscienza: “M’interrogo, con la massima onestà che mi è possibile, su questa inutilità, sulla mia inutilità, sull’inutilità di ogni mio giorno.

Se mi sentissi inutile, se sul grande corpo collettivo della comunità sentissi di essere un’appendice atrofizzata che succhia soltanto e non dà nulla, accetterei che venisse posta la questione della mia estirpazione. Come si fa con un cancro.

Ma ogni giorno, dalla mattina alla sera, ricevo “il mondo”, m’imbatto in notizie, dati, ragionamenti, scoperte, analisi, proposte, critiche, correzioni, opere d’arte, quadri, poesie, romanzi, leggi, decreti, omicidi, suicidi, e su ciascuna di quelle notizie ho una mia reazione, che essendo mia è espressa da tutti i miei 85 anni”.

Lo scrittore parla anche della paura della solitudine, dell’angoscia di chi è ricoverato; racconta dell’assurda caccia alle mascherine, della pratica del distanziamento sociale, della situazione negli altri paesi europei, del concetto di eroismo nel quotidiano.

E rievoca le strazianti scene di guerra delle bare portate dai camion dell’esercito piene di cadaveri, e partecipa della sofferenza di chi deve morire in solitudine in questi tempi tragici, senza un funerale, senza un addio appropriato, senza una consolazione per chi rimane: “Un morto senza funerale lascia un lutto inelaborato. La pandemia diffonde questi lutti inelaborati avvelenando il resto della vita”.

Di Leonardo Biccari.

Titolo: A ottant’anni se non muori t’ammazzano

Autore: Ferdinando Camon

Genere: Narrativa contemporanea

Casa Editrice: il Narratore audiolibri

Letto da: Moro Silo

Durata: 02h 01’ (Versione integrale)

Prezzo: 7,49 € 

Codice ISBN 978-88-681-64-003

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