Homo prospectus: Verso una nuova antropologia

“Homo prospectus. Verso una nuova antropologia”, il saggio che intreccia filosofia, psicologia e neuroscienze di Martin E.P. Seligman, Peter Railton, Roy F. Baumeister e Chandra Sripada. “Homo prospectus. Verso una nuova antropologia” di Martin E.P. Seligman, Peter Railton, Roy F. Baumeister e Chandra Sripada è un’opera di saggistica divulgativa in cui i quattro autori propongono […]

Novembre 2022
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“Homo prospectus. Verso una nuova antropologia”, il saggio che intreccia filosofia, psicologia e neuroscienze di Martin E.P. Seligman, Peter Railton, Roy F. Baumeister e Chandra Sripada.

“Homo prospectus. Verso una nuova antropologia” di Martin E.P. Seligman, Peter Railton, Roy F. Baumeister e Chandra Sripada è un’opera di saggistica divulgativa in cui i quattro autori propongono un nuovo approccio per osservare il comportamento dell’essere umano.

Come affermato da Seligman, psicologo generale e clinico, «questo libro nasce da un’insoddisfazione per il presente»; insieme al filosofo morale Peter Railton aveva infatti scritto un articolo sulla condizione dell’essere attratti verso il futuro e aveva trovato l’appoggio dello psicologo sociale Roy Baumeister, fermamente convinto che il passato e il presente fossero sopravvalutati. 

Baumeister aveva quindi proposto che la coscienza potesse consistere in gran parte nella produzione di stimoli connessi ai futuri possibili, e aveva trovato conferme negli studi dello psichiatra e neuroscienziato Chandra Sripada sulla “rete di default”: un circuito cerebrale che sembrava essere un buon candidato per la sede delle simulazioni dei futuri possibili teorizzati dallo psicologo sociale.

Dalle elucubrazioni dei quattro scienziati sono nati quindi articoli, convegni e, in ultimo, questo saggio molto approfondito che ha come soggetto l’Homo prospectus, che ha la caratteristica di basare il proprio comportamento e di orientare le proprie azioni sul futuro anziché sul passato. 

Questa facoltà si chiama “prospezione” e la sua teorizzazione ha dato seguito a molte domande, a cui gli autori cercano di dare risposte esaustive:

«E se la percezione non consistesse tanto nel registrare ciò che è presente, ma più che altro nel produrre una “allucinazione attendibile” di ciò che ci possiamo aspettare in futuro? E se la memoria non fosse un archivio di fotografie, bensì una collezione mutevole di possibilità? E se l’emozione non fosse un’agitazione che nasce dal presente, bensì una guida per il futuro? E se la felicità non fosse la denuncia di uno stato attuale, bensì la previsione di come andranno le cose in futuro? E se la moralità non fosse la valutazione di un’azione presente, bensì la previsione del carattere di una persona e del suo slancio verso il futuro? E se il trattamento dei disturbi psicopatologici non avesse tanto a che fare con la soluzione dei conflitti del passato quanto piuttosto con la modificazione dell’atteggiamento verso il futuro? E se la mente non fosse un deposito di conoscenze, ma un generatore di probabilità?».

Martin E.P. Seligman, Peter Railton, Roy F. Baumeister e Chandra Sripada ci consegnano un’opera interessante e istruttiva, e ci offrono la possibilità di comprendere il nostro agire osservandolo da una nuova e stimolante prospettiva. 

Titolo: Homo Prospectus

Casa Editrice: Hogrefe Editore

Genere: Saggistica

Pagine: 312

Prezzo: 24,70 €

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