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Roma, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, sala gremita per il Premio “Arte: Sostantivo Femminile”

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Roma, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, sala gremita per il Premio “Arte: Sostantivo Femminile

Le otto premiate:

“importante riconoscimento che ci fa onore”

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma luogo perfetto per un Premio al femminile che in quindici si è fatto strada sino a diventare uno dei principali del nostro Paese.  Nel gremitissimo Salone della Guerra ha infatti ospitato la 15ma edizione del Premio “Arte: Sostantivo Femminile”, ideato e promosso L’Associazione A3M – Amici della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di viale delle Belle Arti 131 – in collaborazione con la Galleria Nazionale. 

«Dopo due anni finalmente l’evento ritorna nei tempi e nei luoghi da sempre simbolo di questo Premio – commenta in apertura la presidente di A3M, Maddalena Santeroni – trovarci di nuovo insieme, e non a caso in questo meraviglioso Salone della Guerra, è per noi auspicio che la guerra possa essere solo un dipinto da contemplare. Allo stesso modo ci auguriamo che il Premio a queste otto signore, figure di spicco nel mondo dell’arte, della scienza, della cultura e dell’imprenditoria, non costituisca solo una notizia ma il vero valore aggiunto che rappresentano». 

A ricevere il riconoscimento di “Signora dell’arte 2023” , tra le altre, l’attrice, regista e sceneggiatrice romana Cristiana Capotondi che ha dichiarato:  «Spesso si dice che incontriamo l’altra metà della mela; io credo di essere già l’altra metà della mia mela, tutte noi siamo persone complete. Amo  tante cose che sono considerate maschili, tra cui il mondo del calcio, che mi ha insegnato e dato moltissimo. Nella completezza di essere maschi e femmine dunque credo si possa anche andare oltre il tema del genere e amare invece le persone. Perciò, da persona, vi ringrazio moltissimo per questo premio». 

Riconoscimento anche a Bruna Esposito, tra le artiste italiane più affermate nel panorama internazionale.   Elena Ferrante, inserita nel 2016 dal settimanale statunitense “Time” nella lista delle 100 persone più influenti al mondo, è stata premiata da Giovanni Parapini che ha detto:  «in un’epoca dove tutti sono sotto i riflettori, siamo in presenza di una donna che ha preferito la riservatezza». A ritirare il premio è stata infatti Sandra Ossola di e/o Edizioni, che a nome della Ferrante legge: «La vita delle donne è ancora una corsa ad ostacoli e gli incidenti di percorso, a volte terribili, sanguinosi incidenti abbondano; molte, troppe fra noi cambiano la strada, colpa del mondo, colpa anche della nostra stessa testa». 

Riconoscimento anche per l’imprenditrice digitale Cristina Fogazzi – la notissima L’Estetista Cinica di Instagram – amata dal pubblico dei social per aver rivoluzionato il modo di parlare di bellezza con e alle donne: «Questo premio dimostra quanto noi donne siamo illuminate, premiare una persona che sui social si chiama Estetista Cinica sui social network e fattura vendendo creme per la cellulite con un riconoscimento per l’Arte, vuol dire essere andati aldilà di tanti stereotipi. Noi donne siamo da sempre vittime di stereotipi, ma siamo anche le più brave a combattere questi stereotipi». 

Premiata anche Maria Flora Monini, imprenditrice olearia, proprietaria di Monini Spa, una delle aziende più antiche e rappresentative del settore, un vero orgoglio del “Made in Italy”, dove ricopre il ruolo di direzione immagine, comunicazione e relazioni esterne: «Continuerò a lavorare per rendere la nostra azienda sempre più a trazione femminile, ma soprattutto per promuovere il buono e il bello del nostro Paese nel mondo».

“Signora dell’arte 2023” anche Antonella Polimeni, medico e Magnifica Rettrice, dal 1°dicembre 2020, dell’Università La Sapienza di Roma, prima donna a ricoprire questo ruolo in più di 700 anni di storia dell’ateneo romano. Nel ricevere il Premio dal Nobel per la fisica Giorgio Parisi, anche lui Professore della Sapienza, ha detto: «Dedico questo premio a tutte le ragazze che hanno bisogno ancora di modelli e quindi io credo che tutte le donne che nel loro percorso hanno raggiunto dei risultati debbano impegnarsi perché c’è ancora molto da fare affinchè le nostre giovani di rinforzino».

Ad essere insignita del premio anche la direttrice d’orchestra e pianista Speranza Scappucci,nonché prima donna italiana a dirigere un’opera al Teatro alla Scala di Milano e l’editore Elisabetta Sgarbi, anche regista cinematografica e organizzatrice di eventi culturali, uno tra tutti, la celeberrima Milanesiana. Ha fondato la Fondazione Elisabetta Sgarbi, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare la ricerca artistica e cinematografica.

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