Automotive giù ma il bikemotive prosegue la sua corsa in Italia nel 2018.
Con un totale di un milione e mezzo di biciclette vendute nel 2018 e con una
crescita delle e-bike acquistate di quasi il 17% nonché del
bike sharing a postazione fissa e
free floating (circa +150% con oltre 40 mila due ruote condivise), si riconferma, nonostante qualche chiaroscuro riguardo alle
biciclette tradizionali,
la tenuta (complessivamente meno 5,5% quanto a volume rispetto al 2017)
del mercato interno del settore in Italia, Paese che è peraltro il primo produttore in Europa.
L’Associazione nazionale
ciclo motociclo accessori legge inoltre positivamente il dato della produzione globale interna di
2 milioni e mezzo di biciclette che generano per la parte export un surplus rispetto al 2017 di quasi
50 milioni in termini di bilancia commerciale.
Scendono di poco meno dell’8% le biciclette tradizionali, volume compensato dall’incremento di quelle a pedala assistita (+ 173 mila pezzi venduti).
Anche la
produzione interna di e-bike, grazie ai dazi anti dumping sleale cinese, ha registrato dati positivi superando i 100 mila pezzi, volume tre volte tanto quello dell’anno prima e generando per la parte export un attivo commerciale di 42 milioni (anch’esso triplicato).
Fra bici tradizionali e e-bike, nonostante un calo nei volumi (da 1.556.000 nel 2017 a1.363.000) si sono esportati
183 milioni di euro, confermando il valore che il comparto continua a produrre in termini di qualità, brand e capacità di innovazione di tecniche e design.
Il
presidente di Confindustria ANCMA,
Andrea Dell’Orto, giudica positivamente “il grande potenziale di sviluppo ulteriore del comparto e di tutta la filiera collegata ad esso”.
“
Investire di più e meglio sulla cultura della bicicletta, sulle infrastrutture ciclabili e la promozione del cicloturismo nel nostro Paese può infatti creare opportunità di crescita molto importati.
L’industria di riferimento – ha aggiunto Dell’Orto –
è pronta a fare la propria parte e sta dimostrando grande dinamismo e lungimiranza, ma al Governo e alle Istituzioni locali chiediamo uno sforzo in questa direzione, perché le ricadute economiche e occupazionali possono essere molto rilevanti”.
Da ex-corridore e tuttora praticante assiduo dello sport del pedale, rilevo con piacere una crescita dell’utilizzo delle
e-bike anche da parte delle Signore che, così, sono ormai tranquillamente in grado di tener dietro ai mariti e ai compagni anche più assatanati e allenati, incrementandosi in questo modo esponenzialmente i “
giri ciclistici in coppia”, che fanno sicuramente bene, oltre alla salute, al…tandem di coppia.
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