Acquisto prima casa: ecco qualche informazione utile per non sbagliare

Acquisto prima casa. Acquistare la prima casa è un passo molto importante, da non sottovalutare. Trattandosi del primo immobile, infatti, spesso si è inesperti e potrebbe essere difficile orientarsi tra la scelta della casa perfetta, da una parte, ed il disbrigo delle pratiche burocratiche, dall’altra.  Le fasi della compravendita. In genere una compravendita immobiliare si […]

Luglio 2022
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Acquisto prima casa.

Acquistare la prima casa è un passo molto importante, da non sottovalutare. Trattandosi del primo immobile, infatti, spesso si è inesperti e potrebbe essere difficile orientarsi tra la scelta della casa perfetta, da una parte, ed il disbrigo delle pratiche burocratiche, dall’altra. 

Le fasi della compravendita.

In genere una compravendita immobiliare si articola in tre fasi principali. La prima è la proposta d’acquisto. La firma da parte del venditore della proposta è vincolante per l’offerente, e si perfeziona con l’erogazione di un acconto. A seguito dell’accettazione da parte del venditore della proposta, si passa al preliminare di compravendita.

Il preliminare, o compromesso, contiene tutti i dati dei soggetti coinvolti nella compravendita, il prezzo pattuito ed i dettagli sull’immobile oggetto del contratto. In questo caso, l’assegno versato a titolo di anticipo diventa una caparra per tutelare il venditore in caso l’acquirente si rivelasse inadempiente. Se, invece, il venditore decidesse di non vendere più l’immobile, l’acquirente può pretendere il doppio della caparra. 

A questo punto, l’acquirente deve avviare la richiesta di mutuo presso la propria banca. I diversi istituti finanziari offrono alla propria clientela mutui a condizioni e tassi differenti. Ad esempio è possibile richiedere tramite facile.it un mutuo prima casa, in modo da poter comparare le diverse proposte e scegliere quella più in linea con le proprie esigenze.

Una volta effettuata la richiesta di mutuo e accertata la fattibilità da parte dell’istituto finanziario, quest’ultimo procede con l’erogazione del denaro corrispondente all’importo richiesto al venditore, al momento dell’atto di compravendita, tramite un atto di mutuo stipulato davanti a un notaio tra banca e acquirente.

Nello stesso momento l’acquirente stipula un atto di compravendita in presenza di un notaio, con il quale viene trasferita la proprietà da un soggetto all’altro. 

Privato o agenzia immobiliare?

La prima cosa da fare per acquistare una casa è comprendere se rivolgersi direttamente al venditore oppure richiedere l’intermediazione di un’agenzia immobiliare. La prima soluzione è più conveniente dal punto di vista economico, ed in più si può concludere la transazione in tempi più rapidi.

L’agenzia immobiliare è più costosa, a causa delle provvigioni dell’intermediario, ma al contempo ci si può avvalere del supporto di un professionista in tutte le fasi della compravendita. L’intermediario, infatti, parte dalla scelta dell’immobile fino alla firma conclusiva. L’agenzia immobiliare, si occupa di tutti i documenti e le pratiche burocratiche.

Cosa controllare prima di acquistare un immobile?

Prima di buttarsi a capofitto nell’acquisto di una nuova casa, è meglio prestare attenzione ad alcuni dettagli, specialmente se non si richiede la collaborazione di un agente immobiliare. In particolare, bisognerebbe controllare alcuni documenti, tra cui:

  • Atto di provenienza: questo documento attesta i diritti del venditore sull’immobile. Inoltre, qui sono contenute informazioni concernenti limitazioni o servitù esistenti, che si trasferiscono poi all’acquirente.
  • Planimetria catastale: si tratta di un documento da reperire presso l’Agenzia delle Entrate, precisamente presso il Catasto. È una sorta di rappresentazione tecnica dell’edificio, e permette un calcolo preciso delle tasse da versare. Il disegno, però, è semplificato: proprio per questo si distingue dal progetto urbanistico, che contiene più dettagli.
  • Attestato di prestazione energetica e certificato di conformità degli impianti: il primo, permette di fare una stima dei consumi energetici, in base alla qualità degli infissi e l’efficienza degli impianti. Il secondo documento, invece, è relativo allo stato attuale degli impianti presenti nell’edificio.
  • Certificato di agibilità: è un documento rilasciato dal comune, che attesta il rispetto dei requisiti minimi di sicurezza per l’utilizzo dell’edificio. L’assenza del certificato, accerta che vi sono problemi di sicurezza. Inoltre, senza questo documento, non è possibile richiedere un mutuo.
  • Conformità urbanistica: accerta che l’edificio è stato costruito senza abusi edilizi, con regolari autorizzazioni, così come le ristrutturazioni successive. Infatti, quanto realizzato deve essere riportato nei progetti ed inoltre protocollato presso il comune. Eventuali abusi edilizi, inoltre, devono essere sanati prima della vendita, poiché poi ricadono sul nuovo proprietario.

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