Comandante: un avvincente film di guerra
Comandante: un soldato che immerge la sua lama, ma al contempo riesce a preservare la vita di un individuo. “Comandante” è un’opera cinematografica uscita nel 2023, frutto della regia di Edoardo De Angelis. Il protagonista è Salvatore Todaro, nato a Messina nel 1908. La pellicola racconta la storia di Todaro nel ruolo di comandante del […]
Comandante: un soldato che immerge la sua lama, ma al contempo riesce a preservare la vita di un individuo.
“Comandante” è un’opera cinematografica uscita nel 2023, frutto della regia di Edoardo De Angelis. Il protagonista è Salvatore Todaro, nato a Messina nel 1908. La pellicola racconta la storia di Todaro nel ruolo di comandante del sommergibile Cappellini durante il periodo della seconda guerra mondiale.
Il lungometraggio è stato proiettato per la prima volta il 30 agosto 2023 come parte della competizione ufficiale alla 80ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove ha avuto l’onore di aprire l’intero festival. Dal 31 ottobre 2023, il film è stato rilasciato nelle sale cinematografiche italiane attraverso la distribuzione di 01 Distribution.
Trama del film.
1940, Seconda Guerra Mondiale. Salvatore Todaro, un comandante della Marina Militare, guida il sommergibile Cappellini nonostante un incidente che gli ha causato forti dolori alla schiena. Questi dolori gli darebbero il diritto di ritirarsi con una pensione di invalidità, come vorrebbe sua moglie Rina, stanca di vederlo lontano e in pericolo. Tuttavia, il comandante Todaro non può resistere all’attrazione del mare. Durante una delle sue missioni, individua una nave belga e, nonostante la neutralità formale del Belgio, il sommergibile italiano è attaccato.
Todaro e la sua squadra rispondono al fuoco e affondano la nave nemica. Ma la decisione di Todaro è diversa: sceglie di salvare i naufraghi, legando la loro imbarcazione al suo sommergibile per trainarli verso il porto neutrale e sicuro di Santa Maria delle Azzorre. Questa scelta comporta il rischio di navigare in emersione fino alla destinazione, ma per Todaro, la legge del mare è più importante della legge della guerra.
Cast della pellicola.
Il gruppo di attori che compone il cast del film è composto da molteplici artisti dotati di talento e di grande espressività. Primi fra tutti Pierfrancesco Favino e Silvia D’Amico. Poi Massimiliano Rossi, Giorgio Cantarini, Johan Heldenbergh, Giuseppe Brunetti, Lucas Tavernier, Arianna Di Claudio, Luca Chikovani e Giuseppe Lo Piccolo.
Todaro: “Qui non siamo in guerra, siamo in mare”.
Edoardo De Angelis, collaborando con Sandro Veronesi nella stesura della sceneggiatura, ha dedicato tutto sé stesso a questo progetto. Il frutto di tale impegno è un’opera che, senza indulgere nella retorica, si propone di chiarire il significato della celebre affermazione di Todaro. “Qui non siamo in guerra, siamo in mare”, infatti, è la concentrazione del tema principale di “Comandante”. Il comandante personificato da Pierfrancesco Favino è tutto tranne che un eroe di facciata.
In tutta la sua potenza, non si configura come un pacifista vero e proprio, bensì come un militare che affonda la lama dell’onore, salvando nello stesso tempo la vita umana. Lontano dall’essere un idiota qualunque, si rivela un marinaio persuaso del proprio destino fatale tra le onde. Todaro, angosciato da una lesione spinale durante un’audace esercitazione aerea, comprende che il fascismo è dolore e la vita è un fugace lampo, come afferma un proverbiale detto. Nonostante ciò, il sommergibilista sembra possedere poteri magici, tanto che è soprannominato Mago Baku.
La sua pratica dello Yoga, la volontà di limitare l’uso della morfina e la fede nella mitologia greca delineano un profilo unico. Come fa Sisifo, che si porta dietro il proprio fardello quotidiano, s’immola e abbraccia il destino che lo attende. Nel mare più maestoso, le trincee non si vedono, i funerali sono modesti e le croci di corallo fanno da ornamento. Ma anche in questo contesto, la guerra non è garanzia di pulizia nel mondo. Lo spettatore, inoltre, è colpito dalla potente umanità di Todaro grazie alla grande interpretazione di Pierfrancesco Favino. L’attore perfetto per un ruolo così importante.
La guerra combattuta in mare nasconde umanità.
Le intense sensazioni suscitate da “Comandante” non hanno origine in scene cruciali o momenti straordinari, bensì derivano dalla brillante performance di un gruppo di attori sul palco, interpretando ruoli di soldati e fascisti che, con coraggio, sfidano l’autorità in nome della pietà. Nel film, le parole portano un peso maggiore rispetto alle bombe, e l’esibizione dell’italianità da parte di Todaro si libera da qualsiasi rischio ideologico. L’ avvertimento è inequivocabile: le leggi del mare hanno la precedenza su quelle imposte dai conflitti.
Uno dei maggiori pregi di “Comandante” è la telecamera che segue da vicino i volti dei marinai nella maggior parte delle scene, conferendo maggiore impatto non tanto alle gesta, ma alle parole accuratamente scritte da Sandro Veronesi, in collaborazione con il regista. Questa combinazione si dimostra vincente nel risultato finale. Il regista De Angelis è rimasto profondamente colpito dalla storia di Todaro, considerandola un’esperienza toccante. Così, il suo interesse è nato dopo il discorso tenuto nel 2018 dall’ammiraglio Giovanni Pettorino durante la celebrazione dei 153 anni della Guardia costiera.
In quell’occasione, l’ammiraglio aveva menzionato Todaro come esempio significativo in relazione alle politiche del governo dell’epoca nei confronti delle ONG e alla gestione della crisi migratoria europea. Dunque, nel film “Comandante”, il conflitto diviene un momento propizio per rafforzare il sentimento di coesione della giovane nazione italiana, unendo territori e linguaggi vari, spesso separati per la prima volta dall’ambiente familiare.
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