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Oppenheimer: un grande film che nutre la testa

Oppenheimer: Christopher Nolan, un maestro della regia cinematografica contemporanea, torna sul grande schermo con il suo film più ambizioso.

“Oppenheimer” è un film scritto, diretto e co-prodotto da Christopher Nolan che ci offre una visione non lineare e complicata della vita del fisico teorico J. Robert Oppenheimer, noto per essere il padre della bomba atomica. Basato sulla biografia scritta da Kai Bird e Martin J. Sherwin, la pellicola ci trasporta in un viaggio attraverso gli studi di Oppenheimer, la sua direzione del progetto Manhattan durante la seconda guerra mondiale e la sua caduta in disgrazia durante l’udienza di sicurezza del 1954.

Uno dei punti forti di Oppenheimer è il suo eccezionale cast. Cillian Murphy, nel ruolo del protagonista, offre una performance straordinaria, trasformandosi completamente nella figura complessa di Oppenheimer. Emily Blunt brilla come la moglie di Oppenheimer, Kitty; mentre Matt Damon interpreta con molta bravura il ruolo di Leslie Groves, il capo del progetto Manhattan. Robert Downey Jr., Florence Pugh, Josh Hartnett, Casey Affleck, Rami Malek e Kenneth Branagh completano un cast di supporto eccezionale, portando vita e autenticità ai loro personaggi.

Ma ciò che distingue davvero Oppenheimer è la sua narrativa non lineare e ingarbugliata. Nolan sfida gli spettatori a seguirlo in un viaggio attraverso il tempo e la storia, saltando da un momento storico all’altro per creare un mosaico avvincente della vita di Oppenheimer. Questa non è una biografia tradizionale, ma una storia elaborata e grintosa che richiede una dedizione costante da parte del pubblico. È un film da assimilare, un’opera che suscita riflessioni profonde sia durante che dopo la visione.

Gli elementi tecnici sono perfetti.

Nolan si avvale di un’ampia gamma di tecniche cinematografiche per trasportarci nella mente di Oppenheimer. Le sequenze sono costruite con una eccellenza illimitata e clamorosa, e l’impatto visivo è sorprendente. La fotografia, in particolare, evidenzia il bianco e nero e fa risaltare le scene a colori, creando uno stile visivo unico e coinvolgente. La colonna sonora di Ludwig Göransson è in ogni sequenza perfetta nel creare l’atmosfera intensa del film.

Un altro aspetto notevole di Oppenheimer è la sua decisione di abbracciare effetti pratici anziché affidarsi alla CGI. Questa scelta si traduce in immagini di grande effetto e autenticità, trasportando gli spettatori direttamente nel cuore dell’azione e dell’emozione. È un riportare in auge il cinema classico, vicino al teatro per via dei dialoghi serrati, che aggiunge un ulteriore strato di autenticità alla narrazione.

Nolan ha anche il coraggio di esplorare la complessità e le contraddizioni di Oppenheimer come individuo. Ciò che emerge è una figura affascinante e sfaccettata, che ha contribuito in modo significativo alla scienza e alla storia, ma che è anche stata coinvolta in eventi oscuri e controversi. Il regista non si limita a idealizzare o demonizzare il suo protagonista ma lo presenta nella sua completezza, con tutte le sue contraddizioni.

Il film emoziona e fa riflettere.

Il film affronta anche questioni etiche e morali fondamentali legate alla creazione della bomba atomica e alle sue conseguenze. Oppenheimer ci costringe a riflettere su quanto la scienza possa essere utilizzata per scopi distruttivi e sulla responsabilità degli scienziati nei confronti della società.

In termini di successo commerciale, Oppenheimer ha dimostrato di essere un grande successo. Ha incassato oltre 850 milioni di dollari in tutto il mondo, confermando la capacità di Nolan di attrarre il pubblico con il suo stile unico e le sue storie coinvolgenti. In Italia, il film ha ottenuto un esordio record, incassando 14 milioni di euro e diventando il miglior debutto di sempre per un film di Nolan.

Oppenheimer è un’opera cinematografica straordinaria che sfida gli spettatori con la sua narrativa intricata e le sue sfumature emotive. Christopher Nolan si dimostra ancora una volta un maestro della regia, guidandoci attraverso la vita di J. Robert Oppenheimer con perizia e sensibilità. È un film che nutre razionalmente, invitandoci a riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni e sulle difficoltà della storia umana. Con un cast eccezionale, effetti visivi sorprendenti e una narrativa avvincente, Oppenheimer è un capolavoro del cinema contemporaneo che rimarrà nei cuori e nelle menti degli spettatori per molto tempo a venire.

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Renata Candioto

rcandioto

Sono diplomata in sceneggiatura alla Roma Film Academy (ex Nuct) di Cinecittà a Roma. Amo il cinema e il teatro. Mi piace definirmi scrittrice, forse perché adoro la letteratura e scrivo da quando sono ragazzina. Sono curiosa del mondo che mi circonda e mi lascio guidare dalle mie emozioni. La mia filosofia è "La vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita”.

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