Un colpo di fortuna: un inusuale ritorno di Woody Allen
Un colpo di fortuna: Woody Allen meno comico, ma più riflessivo. “Un colpo di fortuna” è la cinquantesima pellicola scritta e diretta da Woody Allen e anche la prima girata in lingua francese. Il film ha partecipato fuori concorso all’80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia il 4 settembre 2023. Nei cinema italiani, invece, è uscito […]
Un colpo di fortuna: Woody Allen meno comico, ma più riflessivo.
“Un colpo di fortuna” è la cinquantesima pellicola scritta e diretta da Woody Allen e anche la prima girata in lingua francese. Il film ha partecipato fuori concorso all’80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia il 4 settembre 2023. Nei cinema italiani, invece, è uscito il 7 dicembre dello stesso anno.
Trama della pellicola.
Jean e Fanny formano una coppia apparentemente ben assortita. Hanno un lavoro redditizio, vivono in un quartiere elegante di Parigi e sembrano innamorati come all’inizio della loro relazione. Di lui si mormora che abbia uno scheletro nell’armadio sul piano professionale. Lei invece inizia a provare un senso di colpa che si unisce alla passione che sente nascere per un compagno di liceo incontrato un giorno in modo casuale.
Cast del film.
Il gruppo di attori francesi protagonisti è di alta qualità, espressivo e perfettamente in linea con la storia. Si tratta di Lou de Laâge, Melvil Poupaud, Niels Schneider e Valérie Lemercier.
Sorrisi sottili e satira delicata.
Woody Allen, un’icona del cinema, fa il suo ritorno sul grande schermo con un film leggero. Tuttavia, ciò che emerge non è il solito umorismo che lo caratterizza, bensì un tono meno comico, intriso di una gradevolezza che si fa strada attraverso una commedia sottolineata da un tocco di scherno. Il regista, in questo nuovo lavoro, si colloca in una posizione di indagatore, osservando attentamente i suoi personaggi senza abbandonarsi completamente al prendere giro, mentre questi affrontano gli scherzi ineluttabili che il destino riserva alle loro relazioni amorose.
“Un colpo di fortuna”, seppur capace di suscitare qualche sorriso, non raggiunge le vette dei capolavori che hanno caratterizzato la carriera di Allen. Il film si snoda come una commedia romantica, con un colpo di scena finale che, purtroppo, non riesce a infondere l’emozione tanto attesa. La trama si dipana tra fissazioni, estremizzazioni, questioni finanziarie ed impulsi, appartenendo al vasto panorama cinematografico alleniano che si adopera per riflettere sulle forze che guidano l’esistenza. Tuttavia, il film sembra immergersi in acque già navigate, presentando una storia che, seppur interessante, non riesce a sfuggire alla sensazione di déjà vu.
Woody Allen, nel suo ruolo di regista e sceneggiatore, sembra lottare con la sfida di mantenere spontaneità delle sue opinioni e il vigore dei suoi pensieri. “Un colpo di fortuna” evidenzia una costante ripetizione di temi e situazioni, apparentemente priva di immediatezza. La ciclicità delle idee e la scontatezza delle opere dell’ingegno intellettuale fanno emergere una sensazione di stanchezza nell’arte di Allen. Come se l’artista si trovasse intrappolato nella riproduzione di concetti già esplorati.
Woody Allen tra paranoie ed emozioni mancanti.
L’approccio del regista come indagatore delle dinamiche umane nelle relazioni amorose si svela come uno degli elementi più interessanti del film. Woody Allen, con la sua abilità unica, riesce a catturare le complessità delle connessioni umane, offrendo uno sguardo acuto e a tratti ironico sulle debolezze e le idiosincrasie dei suoi personaggi. Tuttavia, questa volta sembra esserci un’inibizione nell’approfondire la derisione, come se il regista volesse mantenere una certa sobrietà nei confronti dei suoi protagonisti.
Il colpo di scena finale, che tradizionalmente sarebbe il punto culminante di una storia romantica, risulta essere un punto debole del film. La mancanza di un’emozione profonda in questo momento cruciale lascia lo spettatore con una sensazione di insoddisfazione. È evidente che Allen ha cercato di sorprendere il pubblico, ma il risultato è un climax che sembra forzato e privo di quell’urgenza emotiva che avrebbe potuto sollevare il film a un livello superiore.
La tematica ricorrente delle fissazioni, estremizzazioni e conflitti finanziari, sebbene parte integrante del nucleo narrativo, rischia di cadere nella monotonia. Mentre Woody Allen continua a esplorare questi elementi, sembra mancare quella ventata di novità e innovazione che ha contraddistinto molte delle sue opere precedenti. Il regista sembra imprigionato in una sorta di routine creativa, incapace di rompere gli schemi consolidati.
“Un colpo di fortuna” è un’opera artistica di Woody Allen che intrattiene con una commedia gradevole, ma non riesce a essere uno dei suoi capolavori. L’analisi delle dinamiche relazionali, seppur affascinante, sembra perdere parte della sua vitalità a causa della ripetitività e della mancanza di innovazione. Resta da vedere se il regista riuscirà a reinventarsi e a portare nuova linfa creativa nei suoi prossimi progetti. Liberandosi dalla sensazione di stagnazione che permea “Un colpo di fortuna”.
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