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La luna piena delle fragole: il nuovo romanzo di Paolo Stella

Il primo romanzo al mondo illustrato grazie all’ausilio di un tool di intelligenza artificiale, che traduce le parole in immagini.

La luna piena delle fragole.

Ieri, nello splendido Palazzo Liberty di Anteprima ad Altamura è stato presentato il nuovo romanzo di Paolo Stella, con la partecipazione di Anna Dello Russo e il supporto organizzativo di Anna e Mavì Salvaggiulo. Un momento di confronto, partecipazione e riflessione con il pubblico e i ragazzi più giovani di alcune scuole di Città.

L’evento si è concluso con uno spettacolo artistico della scuola di danza Danzarte, sulle note di “Nessun Dorma di Giacomo Puccini”, che ha voluto rievocare il senso del viaggio espresso nelle pagine del meraviglioso romanzo di Paolo, emozionando tutti.

Il primo romanzo al mondo illustrato grazie all’ausilio di un tool di intelligenza artificiale, che traduce le parole in immagini.

Ispirato dai giovani della Gen Z, è il suo terzo romanzo e il primo per ragazzi. Paolo Stella presenta il suo terzo libro e questa volta parla ai giovanissimi. “La luna piena delle fragole”, edito da De Agostini, infatti, è un progetto nato dai ragazzi e dalle ragazze per i ragazzi e le ragazze, ma anche per tutti quegli adulti che tentano di decifrarli, che mescola uno straordinario racconto con le illustrazioni poetiche realizzate dall’artista Giuseppe Lo Schiavo attraverso un tool di Intelligenza Artificiale: è il primo romanzo al mondo che utilizza questa tecnologia per tradurre le parole in immagini, portando nell’editoria un inedito e rivoluzionario linguaggio visivo. Il romanzo è un mito, ma anche una fiaba, che narra la difficoltà di sentirsi diversi e il desiderio di scoprirsi.

“L’editore era rimasto molto colpito dalla scrittura con cui avevo dato vita al personaggio undicenne del mio ultimo libro e mi ha proposto di scrivere un romanzo per i ragazzi e le ragazze. Inizialmente ho declinato l’invito, ma poi ripensandoci ho capito che poteva essere un’esperienza molto interessante. Ho così deciso che avrei approcciato a questo lavoro in maniera sperimentale, attraverso lo scambio diretto con la generazione Z.

Paolo Stella

Non volevo interpretare il pensiero e i bisogni dei giovani con la mia testa da adulto, ma volevo capire veramente quello che pensano oggi i ragazzi e le ragazze. Questa generazione non ha precedenti, sia perché è nata nell’era digitale, sia perché è stata privata delle relazioni con i coetanei e del contatto fisico a causa della pandemia”, racconta Paolo Stella, creativo poliedrico, esperto di strategie web e autore dei due best sellers “Meet me alla boa” e “Per caso, tanto il caso non esiste.”

Per condurre questa indagine, Paolo Stella ha potuto usufruire della preziosa collaborazione di Anna A. Bonfanti, psicologa e psicoterapeuta dell’Associazione Argo-Centro per la persona, che ha organizzato una serie di tavole rotonde con giovani della Gen Z e accompagnato l’autore nell’ascolto delle storie di vita di un gruppo di ragazze ospiti di una casa-famiglia Fraternita Capitanio di Monza. I loro racconti e le loro riflessioni sono stati d’ispirazione per la stesura del romanzo e a loro è dedicato il libro.  

“Confrontandomi con i ragazzi e le ragazze che ho incontrato nei mesi prima di scrivere il libro, ho capito che uno dei temi più urgenti e delicati di questa generazione di giovani è quello della solitudine, ma questo stato d’animo è differente per ognuno: esistono quindi molte solitudini diverse, che ho interpretato con le isole del romanzo, e altrettante maniere per affrontarne ognuna”, ha aggiunto Paolo Stella. 

“La luna piena delle fragole” narra l’avventura di Nessuno, un giovane senza età e senza memoria che intraprende un viaggio verso la terraferma, alla ricerca di risposte che possano riportarlo a casa. L’impresa si rivela impossibile da condurre da solo finché il marinaio scorge all’orizzonte sette isole: ognuna interprete di un tipo di solitudine. Navigando da un’isola all’altra, Nessuno incontra ragazzi e ragazze pieni di sogni e desideri da realizzare, solitudini da riempire e mondi da tramandare. C’è chi lo fa citando i grandi autori della letteratura e chi con l’aiuto delle nuvole o delle fiamme. Uno dopo l’altro, il protagonista ascolta le parole dei suoi nuovi amici, scoprendo nuove cose su se stesso e sugli altri.

“Parlando ai giovani e giovanissimi ho voluto accompagnare la storia con delle illustrazioni, come è il Piccolo Principe, uno dei miei libri cult, e ho scelto la strada dell’intelligenza artificiale perché fotografa perfettamente l’epoca in cui vivono i ragazzi di oggi. L’artista Giuseppe Lo Schiavo mi ha coinvolto in un’esperienza emozionante e affascinante, in cui ho visto le mie parole trasformarsi in immagini.

Ogni illustrazione è un’opera d’arte, che non sempre restituisce una figura ben delineata: questo non definito mi piace molto perché affranca il lettore da idee precostituite, restituendogli la libertà dell’immaginazione e di essere se stesso”, conclude Paolo Stella.

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