L’undicesimo giorno della falena: il romanzo di Eva Forte tra silenzi, morte e rinascita
“L’undicesimo giorno della falena” di Eva Forte: lo senti il silenzio? Nel romanzo “L’undicesimo giorno della falena” di Eva Forte si narra una storia di silenzio, di morte, di rinascita, di attesa e di legami intangibili. Non è facile descrivere un’opera che affronta argomenti delicati, e che presenta anche una svolta inaspettata nella prima parte […]
“L’undicesimo giorno della falena” di Eva Forte: lo senti il silenzio?
Nel romanzo “L’undicesimo giorno della falena” di Eva Forte si narra una storia di silenzio, di morte, di rinascita, di attesa e di legami intangibili. Non è facile descrivere un’opera che affronta argomenti delicati, e che presenta anche una svolta inaspettata nella prima parte della storia che stupisce il lettore, e che gli fa ripercorrere nella mente ciò che ha letto fino a quel momento osservandolo da un’altra prospettiva, e comprendendo una verità che, forse, non aveva neanche intuito.
Eva Forte parla del coraggio che ci vuole a lasciare andare, a non rimanere bloccati nel dolore o nella paura; ci descrive l’egoismo a fin di bene di chi non vuole e non può abbandonare un affetto, che non può mettere un punto e semplicemente andare avanti. Siamo esseri umani e il distacco ci fa paura da sempre; non solo quello definitivo causato dalla morte ma anche quello generato da un abbandono, da una partenza, o anche da una temporanea lontananza.
La storia è ambientata negli anni Novanta a Roma, e ha come protagonista una diciassettenne, Cecilia, che incrocia il suo difficile cammino con quello di un giovane che ha smarrito la strada, proprio come lei. Accade un giorno nel parco di Villa Borghese: Cecilia incontra un ragazzo con una visibile cicatrice sul volto, che non vuole rivelare il suo nome e per questo motivo viene soprannominato “Luglio” dalla protagonista.
Egli le racconta la sua triste storia: «Molti mesi fa ho avuto un incidente d’auto con la mia famiglia. I miei genitori sono morti sul colpo; un camion ha sbandato fino a ritrovarcelo di fronte ad alta velocità. Non c’è stato nulla da fare. Io ero seduto dietro ma il colpo è stato così forte che sono subito entrato in coma. Non ho più nessuno che mi possa chiamare per nome adesso. Non c’è più nessuno che abbia deciso che quelle lettere messe in fila mi avrebbero rappresentato entrando in questo mondo».
Luglio e Cecilia hanno qualcosa in comune: la ragazza ha fatto un incidente in motorino ed è entrata in coma; immersa nel silenzio, ha sperimentato quel confine tra la vita e la morte, essendo attirata con forza in entrambe le direzioni.
Eva Forte racconta una storia che colpisce forte al cuore e in cui, alla fine, i diversi personaggi del romanzo comprendono di essere legati da un destino invisibile, che li ha voluti uniti per ricordare loro l’importanza della vita e degli affetti.
Titolo: L’undicesimo giorno della falena
Casa editrice: La Ragnatela Editore
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 149
Prezzo: 9,36 €
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