Omosessualità e spiritualità: la nuova opera di Rosalba Trabalzini
“Omosessualità e spiritualità: dagli albori ai nostri giorni”, la nuova opera di Rosalba Trabalzini. “Omosessualità e spiritualità: dagli albori ai nostri giorni” è il nuovo saggio di Rosalba Trabalzini, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e psichiatra; dopo averci condotto nei meandri della mente umana dove nasce e si sviluppa il sentimento della rabbia e aver analizzato cinque casi […]
“Omosessualità e spiritualità: dagli albori ai nostri giorni”, la nuova opera di Rosalba Trabalzini.
“Omosessualità e spiritualità: dagli albori ai nostri giorni” è il nuovo saggio di Rosalba Trabalzini, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e psichiatra; dopo averci condotto nei meandri della mente umana dove nasce e si sviluppa il sentimento della rabbia e aver analizzato cinque casi di violenza, questa volta l’autrice ci intrattiene e ci fa riflettere con un’opera che si incentra sul rapporto che si instaura tra identità di genere e orientamento sessuale con le dottrine religiose.
L’autrice prende in esame soprattutto l’omosessualità, e porta esempi concreti tratti dal suo lavoro di psicoterapeuta in cui ci fa comprendere quali problemi deve affrontare e quali sofferenze deve patire, sia in società che, a volte, all’interno della famiglia, chi non si sente rappresentato dal suo genere di appartenenza o chi ha un differente orientamento sessuale rispetto a ciò che si considera “la norma”. Una parte del saggio è dedicata anche alla trattazione scientifica delle possibili derivazioni biologiche e genetiche dell’omosessualità, riportando studi e ricerche e spiegando con un linguaggio accessibile cosa succede quando vi sono delle alterazioni del DNA.
Si passa poi ad analizzare il ruolo che il credo religioso ha giocato nei confronti delle persone e delle relazioni omosessuali, partendo sin dall’alba dei tempi: si racconta della condanna morale dell’omosessualità – punita in alcuni frangenti addirittura con la pena di morte – da parte delle religioni semitiche come l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islam, e si approfondiscono anche le culture più all’avanguardia, come quella dei nativi americani, in cui le persone appartenenti alla comunità LGBTQ+ sono state accettate e incorporate all’interno della struttura sociale.
Ne sono un esempio gli Ojibwe, una popolazione di nativi che fa capo all’area nord-orientale tra Canada e USA, i quali condividono un affascinante sistema di credenze: «Una di queste credenze è che i due sessi non siano maschio e femmina, ma animati e inanimati. Ciò ha permesso agli Ojibwe di sviluppare una società complessa in cui i ruoli di genere tradizionali non erano importanti. I membri della tribù contribuivano alle loro comunità e famiglie nel modo che ritenevano migliore.
Erano le mamme in carriera e i papà casalinghi secoli prima che questi termini diventassero popolari. In effetti, molti guerrieri Ojibwe erano transgender. Conosciuti come egwakweg, questi transessuali erano onorati e venerati perché appartenevano al popolo dei Two Spirit. È semplicemente sconvolgente pensare che le persone cosiddette “primitive” fossero così tanti secoli avanti rispetto ai loro tempi, perché anche nel XXI° secolo la maggior parte delle società “civilizzate” deve ancora combattere per veder accettare la posizione dei transgender».
Casa Editrice: Ciampi Editore
Genere: Saggistica
Pagine: 120
Prezzo: 30,00 €
Codice ISBN: 978-88-96540-53-4
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