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Sono nato in Louisiana: il thriller a sfondo psicologico di Walter D’Alessandro

Sono nato in Louisiana: il thriller a sfondo psicologico di Walter D’Alessandro

Sono nato in Louisiana.

Nel suo nuovo thriller Walter D’Alessandro ci rivela sin dall’inizio l’identità dell’assassino ma non per questo il finale del libro sarà meno sorprendente. “Sono nato in Louisiana”, con la prefazione di Barbara Alberti, non rispetta infatti gli schemi canonici del genere in cui si inserisce. 

Il protagonista, John Reginald Powell, è un uomo di colore sulla cinquantina che si è trasferito con il padre a New York da Baton Rouge, in Louisiana, quando era un bambino.

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Un giorno John si presenta con un’ascia e sporco di sangue in un distretto di polizia per costituirsi.

“Voleva essere arrestato, doveva porre un freno alla sua rabbia, al suo furore, alla sua pazzia. In un singolo e fragile bagliore di lucidità aveva avvertito prepotente il desiderio di essere fermato. Sapeva che non vi era altro modo perché quello che aveva compiuto aveva un sapore tragico” scrive Walter D’Alessandro per descrivere lo stato d’animo del suo personaggio.

Tuttavia l’agente che ascolta la sua confessione ha qualche perplessità perché l’uomo che ha davanti non gli sembra capace di compiere atti violenti. Il caso viene affidato ai detective Mark Alessi e Silvio Brugger, che oltre ad essere colleghi sono anche amici, che sottopongono il killer reo confesso ad un fitto interrogatorio. John però non risponde e comincia a divagare addentrandosi in profonde riflessioni filosofiche sull’essere umano che a volte si  muove in una sorta di zona d’ombra in cui è difficile distinguere chiaramente tra ragione e follia.

Ma quanti delitti ha commesso John Reginald Powell?

In poco tempo vengono trovati i cadaveri di tre giovani uomini orrendamente mutilati e addirittura vengono trovate senza vita due bambine. Tutto sembra ancora più assurdo quando si scopre che il potenziale assassino è uno stimato docente universitario. Perché tanta violenza?

Difficile trovare il  movente. Il caso si complica per la coppia di detective perché non ci sono prove schiaccianti contro John Reginald Powell mentre la stampa vuole sbattere il mostro in prima pagina. 

Walter D’Alessandro conduce in maniera efficace il lettore fino alla fine del suo thriller a sfondo psicologico che si conclude con un colpo di scena davvero spiazzante. L’autore, molisano di nascita, dopo aver lavorato nel settore bancario, ha deciso di creare una sua azienda. Ha girato il mondo viaggiando dalle Ande alla foresta del Borneo Malese, dall’Africa al Tibet e al Monte Everest. “Sono nato in Louisiana” è il suo secondo romanzo.

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