L’uso di marmi pregiati nell’architettura moderna: tendenze e ispirazioni.
L’eleganza senza tempo del marmo rivive in tendenze contemporanee, che strizzano l’occhio all’architettura dei primi anni del ‘900. Purissimo e assoluto il bianco che architetti e designer utilizzano per ambienti dal minimalismo luminoso. Più profondo, carico di sfumature e di venature preziose, quello scuro che richiama al legame con la materia naturale. Il marmo per la realizzazione di progetti architettonici di pregio non è affatto una scelta scontata, anzi: può aiutare il più semplice degli ambienti a diventare luogo di eterna bellezza.
La materia prima, espressione della potenza naturale.
Tutto parte dalla pietra scelta. Non si può realizzare un capolavoro a partire da un elemento mediocre, così la scelta deve ricadere su ottimi fornitori che sanno elevare la bellezza della pietra naturale lavorandola in lastre preziose. Come https://antolini.com/it/, esempio della fusione tra materia naturale e lusso estremo. Oltre a ricercare le pietre più belle che la natura abbia disseminato sulla superficie terrestre, la lavorazione della materia è un altro elemento essenziale. La differenza tra un rivestimento di lusso e uno dozzinale a volte si gioca solo su questa attività. Così gli architetti che riconoscono il ruolo cruciale della materia sanno rivolgersi a chi quella materia la ama, la tratta con cura e passione e la restituisce in lastre splendenti e preziose.
La scelta del marmo, orgoglio del made in Italy.
Si fa presto a dire marmo, ma le tipologie di questa preziosa pietra naturale sono numerose e tutte profondamente diverse tra loro. Inserire in un progetto il bianco di Calacatta o il giallo Siena è una scelta di cui il designer si assume la responsabilità, sapendo che il risultato sarà drammaticamente diverso. L’impatto delle venature azzurrine su un bianco assoluto o dei solchi profondi su un marmo rosso cambia l’aspetto di una stanza e di un intero edificio. La scelta più audace? Quella di mescolare marmi diversi, nel pieno rispetto della valorizzazione di ogni pietra, per creare ambienti veramente unici.
Sostenibilità e ricerca sui marmi.
Le tendenze dell’interior design virano sempre più verso una ricerca di materiali preziosi e duraturi. Domina su tutto la necessità di creare ambienti e rivestimenti sostenibili, sia nella realizzazione che nella manutenzione. I marmi pregiati si rivelano ancora più preziosi per la loro capacità di resistere al tempo, pur mutando forma e aspetto con il passare delle stagioni.
Anche la loro estrazione e la realizzazione degli elementi d’arredo è al vaglio delle istanze di sostenibilità. Si ricerca continuamente la lavorazione di minore impatto sull’ambiente, il trasporto più coscienzioso, il metodo di taglio più rispettoso delle meraviglie naturali e dei luoghi che le ospitano. Tagli al laser e progettazioni digitali in 3D permettono all’architetto di avere esattamente il pezzo di cui ha bisogno, riducendo gli sprechi ed elevando ogni centimetro cubo del materiale.
Abbinamenti eccentrici per luoghi d’impatto.
Nel solco di una riscoperta della natura, l’architettura si anima di elementi grezzi, quasi rozzi, che nelle mani di un buon designer diventano preziosi legami tra interni ed esterni. L’abbinamento più apprezzato dalle tendenze dell’interior design è quello tra marmo e legno. Due materiali diametralmente opposti per molti versi, ma entrambi profondamente radicati nella natura. Gli ambienti interni dialogano con lo spazio naturale, che si trovi appena al di là della porta d’ingresso o molto lontano dal paesaggio urbano.
Nascono mix preziosi e inaspettati, che danno alla pietra e al legno il ruolo di protagonisti. Anche altre pietre si mescolano al marmo negli ambienti più chic: resine lavorate con cura e granito, onice, quarzite. Al polo opposto, gli abbinamenti con i metalli. Alluminio resistente e leggero, ottone dal sapore retro’, preziosissimi intarsi che luccicano insieme alle pietre. Un caleidoscopio di materiali che, insieme, assicurano la perfetta combinazione per qualsiasi ambiente architettonico.
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