Il pluriball: dai magazzini industriali ai musei di tutto il mondo
Il pluriball. Il pluriball è il materiale da imballaggio conosciuto ormai da più di 50 anni, e proprio per la sua versatilità, il suo uso non è più solo legato all’ambito dei traslochi. Chi non ha mai scoppiato le palline del pluriball provando una sensazione di rilassatezza estrema? Bene, tra gli usi alternativi del pluriball […]
Il pluriball.
Il pluriball è il materiale da imballaggio conosciuto ormai da più di 50 anni, e proprio per la sua versatilità, il suo uso non è più solo legato all’ambito dei traslochi.
Chi non ha mai scoppiato le palline del pluriball provando una sensazione di rilassatezza estrema? Bene, tra gli usi alternativi del pluriball dobbiamo menzionarne anche l’effetto terapeutico. Confermato da una ricerca che testimonia come le persone che giocano scoppiando le bolle d’aria, sono più calme e rilassate. Insomma, il consiglio è quello di avere sempre un pezzetto di pluriball nella borsa, da utilizzare quando si ha bisogno di un antistress. Al di là comunque degli utilizzi più strampalati, il pluriball è usato nelle scatole per isolare e proteggere gli oggetti più delicati: le bolle d’aria fanno da schermo e si evitano così spiacevoli rotture nel trasporto.
Oggi il pluriball può essere acquistato sia nei negozi fisici, come le ferramenta, sia negli store online come Rajapack.
Acquistando online si ha la possibilità, intanto di evitare file e lunghe attese, e poi di scegliere tra diversi formati. Da Rajapack è possibile comprare film a bolle per ogni tipo di esigenza: ecologico, salvaspazio, con chiusura adesiva per migliorarne la resa.
Come anticipato, il pluriball è stato inventato intorno al 1950 e immesso sul mercato precisamente nel 1957.
Ma vediamo qualche curiosità sulla storia di questo materiale. Marc Chavannes e Alfred Fielding hanno la geniale idea di utilizzare della plastica contenente delle bolle d’aria come decorazione per le pareti.
Eh sì, inizialmente il pluriball è pensato come carta da parati. La società dell’epoca non è pronta ad accogliere questa novità decorativa e l’idea non prende piede. Qualche anno più tardi, i due creatori capiscono la reale utilità delle bolle da usare come imballaggi protettivi. Si dice che i primi prodotti spediti avvolti nel pluriball sono i computer dell’azienda americana IBM. Nel 1957 le componenti di un computer, essendo molto delicate, vengono avvolte dalle bolle d’aria e protette dagli urti.
Le aziende di logistica di tutto il mondo si servono di pluriball, per imballare diversi tipi di prodotto. Dal 1950 a oggi, questo materiale ne ha fatta di strada e forse il design contemporaneo sarebbe ben contento di sfruttare l’idea di Marc Chavannes e Alfred Fielding. L’arte, per esempio, si è accorta delle infinite possibilità di questo materiale. Gli artisti invece di scoppiare le bolle, hanno ottenuto l’effetto terapeutico riempiendole di colore! Bradley Art, artista di New York, ha realizzato stupendi ritratti di personaggi famosi, da Marilyn Monroe a Albert Einstein, riempiendo le palline del pluriball con colore acrilico.
Un’artista contemporanea lo utilizza per rappresentare la noia: chiaro il legame simbolico con l’effetto terapeutico di cui abbiamo parlato. Insomma, l’arte ha saputo far uscire le bolle d’aria dai magazzini industriali, creando splendide opere d’arte da esporre nei musei. Prendendo spunto dal mondo artistico, il pluriball è usato dalle maestre e dalle mamme più creative per coinvolgere i bimbi in lavoretti fantasiosi e colorati.
Resistente, ecologico, il mille bolle è davvero un materiale dalle infinite possibilità d’uso.
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