Assassinio a Venezia e il genio di Agatha Christie
Assassinio a Venezia e Agatha Christie. Il 15 settembre è uscito nelle sale italiane Assassinio a Venezia, che ha portato nuovamente sul grande schermo un romanzo di Agatha Christie, che non ha però questo titolo, ma in originale si chiama Halloween Party ed è notevolmente diverso da come rappresentato. Agatha Christie (1890-1976) è stata una […]
Assassinio a Venezia e Agatha Christie.
Il 15 settembre è uscito nelle sale italiane Assassinio a Venezia, che ha portato nuovamente sul grande schermo un romanzo di Agatha Christie, che non ha però questo titolo, ma in originale si chiama Halloween Party ed è notevolmente diverso da come rappresentato.
Agatha Christie (1890-1976) è stata una delle scrittrici più importanti nell’ambito del genere poliziesco. Capolavori come Assassinio sull’Orient Express hanno stupito il pubblico per l’originalità delle conclusioni e l’acume rivelato nella narrazione.
Protagonista è sempre Poirot. A differenza di figure come Sherlock Holmes, i detective che Agatha Christie ha immerso nelle sue pagine si sono prestati meno per diverso tempo a trasposizioni cinematografiche di successo. Ciò in quanto Poirot è un personaggio estremamente differente. Più scontroso, schivo, meno affascinante da mettere “su immagine”.
Tantissimi intellettuali hanno, prima ancora di vedere film come Assassinio a Venezia, amato Agatha Christie, in quanto l’autrice è nota per una maestria descrittiva e strategica incredibile. Un genio del genere poliziesco, da noi giallo dal colore della copertina che la casa editrice Mondadori usava per questo genere.
Il Poirot di Kenneth Branagh.
Lo stesso Umberto Eco l’ha analizzata nel saggio “Sei passeggiate nei boschi narrativi“. A proposito, nella fattispecie, del romanzo “L’assassinio di Roger Ackroyd“, geniale opera dove addirittura l’autrice ci svela il colpevole nel bel mezzo della vicenda, senza che ce ne accorgiamo.
Kenneth Branagh ha, nel 2017, portato sul grande schermo il più famoso romanzo dell’autrice, Assassinio sull’Orient Express. Per poi continuare nel 2020 con Assassinio sul Nilo. Il terzo capitolo della saga dove Branagh è sia regia sia protagonista, nel ruolo di Poirot, è ancora campione di incassi al botteghino.
Parliamo di Assassinio a Venezia. Ancora di più che in altri film, Kenneth Branagh mostra un Poirot diverso dai libri: più cordiale, sempre preciso e pignolo come si addice a ogni detective, ma molto umano e docile in certi istanti. Non è tuttavia un difetto. Colma quel divario fra Poirot e il cinema in maniera efficace.
Assassinio a Venezia e il “vero” libro.
Anche se la Mondadori ha di recente fatto uscire un libro dal titolo Assassinio a Venezia, bisogna sapere che non esiste un romanzo con questo titolo. In Italia esce come Poirot e la strage degli innocenti. Chiaramente quella della Mondadori è una scelta di marketing, in quanto legare libro a film è una scelta intelligente. Il romanzo è diverso, ma non per questo il film non è interessante.
Tuttavia, bisogna essere consapevoli del fatto che mai Agatha Christie abbia ambientato un romanzo a Venezia: Poirot e la strage degli innocenti parla di una festa di Halloween durante la quale viene compiuto un omicidio, e Poirot è chiamato dalla scrittrice Ariadne Oliver, che compare anche nel film, ad indagare.
Ariadne Oliver è palesemente un alter ego di Agatha Christie, in quanto è autrice di romanzi gialli di successo ed è dotata di grande intelligenza. Questo personaggio è forse la forza più affascinante della vicenda, che nel libro prende il lettore grazie alla scrittura di Christie.
Nel film, il fascino del cast e dell’ambientazione veneziana, una novità del regista, non possono che conquistare un pubblico che sta dimostrando sempre di più di amare la saga di Kenneth Branagh.
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