La coreografia del dubbio
Coreografia chiamata vita nel nuovo romanzo di Fausto Rampazzo.
Per Fausto Rampazzo non è assolutamente un esordio: ha già pubblicato “Don Giovanni Light” (Bompiani), “Brindisi al fiume Kura”, “Sono peccati veniali” (Atlantis – Light Editions) e “L’Inclinazione all’indecenza” (ErosCultura).
Nel suo nuovo romanzo egli prende spunti dal giornalismo d’inchiesta e crea un”opera che Ferdinando De Martino, il suo editore, definisce “coreografia chiamata vita” in cui i personaggi suonano in un’unica orchestra, ma usando ognuno il proprio metronomo personale.
Ovviamente, le cose, come spesso nella vita, non vanno “ad incastro”, anzi, restano scardinate, sconnesse, subiscono un danno, come l’orologio che si scioglie sul quadro di Salvador Dali “La persistenza della memoria”.
È l’Autore stesso a informare il lettore su quali elementi narrativi sono veri e fanno parte della realtà e quali, invece, sono frutto della sua fantasia. Come in molte fusioni della realtà storica con quella costruita o ricostruita con l’immaginazione, è la seconda ad acquisire una potenza superiore e ad apparire, agli occhi e alla mente del lettore, più vera della realtà stessa.
La vita di Michele Rizzo che segue il famoso giornalista Antonio Russo passo dopo passo nelle sue indagini inerenti alla guerra cecena a cavallo fra il ventesimo e il ventunesimo secolo prende vita e ci affascina con le sue contraddizioni. Michele vorrebbe tanto diventare anch’egli un giornalista investigativo internazionale, ma i suoi veri interessi sono altri.
Appena egli arriva in Georgia, su reca immediatamente da Milana, la giovane bellezza georgiana, che lo intrattiene con i sui travolgenti giochi erotici. Da un rapporto definibile come “sesso a pagamento” nasce via via una complicità che sembra quasi un amore.
Saprà mai compiere questa trasformazione?
Mentre Michele è via per lavoro, sua figlia minorenne, Nicole, affronta difficoltà che crede di poter risolvere con i soldi guadagnati nello stesso modo in cui se li procura la georgiana Milana: prostituendosi. Michele lo viene a sapere e si impegna molto nel tentativo di aiutare sua figlia ad avere una vita bella e dignitosa.
Tutto ciò lo distrae dal giornalismo e dal compito che riceve dall'”organizzazione di cui da parte: far rientrare Antonio Russo in Italia, ovvero, fargli abbandonare il giornalismo di denuncia che sta svolgendo fra la Georgia e la Russia. Michele dubita che ciò sia possibile. Dubita che possa fidarsi di Milana, di Russo, della sua organizzazione.
E non ha tutti i torti. Milana dubita che valga la pena instaurare con Michele un rapporto che vada al di là della relazione con un cliente. Nicole dubita che riesca a risolvere i suoi problemi senza giocarsi la carta della sua femminilità da mettere in vendita. Il dubbio da quando si annida nella mente indebolisce perfino il fisico. Solo l”assenza del dubbio ci porta ad agire. Il romanzo ci racconta anche questo.
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Titolo: “La coreografia del dubbio”
Autore: Fausto Rampazzo
Genere: noir
Casa editrice: L’Infernale Edizioni
Pagine: 196
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