La Legge del karma.
L’esistenza della cosiddetta legge del karma, è ormai ritenuta plausibile da molti ricercatori, non solo nell’ambito delle indagini a carattere spirituale.
E’ noto che, in base alle nostre azioni, la vita si dipana e si sviluppa con varie conseguenze, sia positive che negative. Ogni azione quindi produce degli effetti che, a loro volta, diventano causa di altre conseguenze, e così via all’infinito.
Generalmente si teme, con una sorta di timore, l’applicazione della legge del karma poiché tutti abbiamo imparato amaramente le lezioni decretate dal destino. Quindi normalmente, sentendo parlare di karma, subito ci viene in mente un’immagine non certo positiva, a volte anche terribile.
Bisogna sottolineare inoltre che la legge del karma agisce, non per punirci, ma per ristabilire nelle nostre vite una certa armonia, da noi distrutta in base a delle azioni fatte in passato. La legge del karma non solo è attiva per le azioni commesse in vite precedenti, ma essenzialmente anche durante l’attuale incarnazione.
Si può dire che ad ogni istante accumuliamo del karma sulle nostre spalle; nel contempo, espiamo i debiti che abbiamo nei confronti della vita: debiti vecchi di eoni o per l’appunto freschi di qualche giorno. L’atteggiamento fatalista, comune a quasi tutti gli uomini, genera una risposta negativa alle problematiche dell’esistenza.
Infatti, se temiamo il destino, creiamo nel contempo degli ostacoli al normale svolgersi dello stesso. Ma anche l’atteggiamento opposto – esser troppo fiduciosi in quello che la vita ci riserverà – crea delle false aspettative che difficilmente si realizzeranno nella realtà.
L’antica dottrina.
Ammettere quindi l’esistenza dell’antica dottrina della legge del karma, equivale a dare una risposta concreta all’enigma della vita. Infatti, solo sotto l’ottica della legge del karma si può dare una risposta logica e plausibile al mistero dell’esistenza.
Le differenze tra gli uomini sono davanti agli occhi di tutti, differenze fisiche, psichiche e mentali.
Se nasciamo tutti con possibilità di espressione per ognuno diverse, e se la sorte riserva destini divergenti agli uomini, vuol certo dire che ognuno incomincia la sua vita terrestre con un bagaglio karmico diverso. A tal proposito, non si spiegherebbe perché alcuni sono fortunati, altri sfortunati, certuni godono di ottima salute, altri sono malaticci fin dall’infanzia e così via.
Queste considerazioni sono indirizzate però verso coloro i quali credono che l’universo non sia mosso dal semplice caso, ma da una legge superiore scaturita da una divinità armonica, ricca e piena di amore compassionevole.
Coloro che negano l’esistenza di un entità superiore, creatore del tutto, ed affermano che l’unica legge che regola il nostro mondo è quella della natura, dovrebbero sondare meglio le loro teorie.
Le leggi della natura stesse devono, a rigor di logica, essere state ideate da qualche fattore superiore alle stesse leggi naturali.
L’azione della legge del Karma
Ammettere che il meraviglioso meccanismo universale in cui viviamo sia mosso da un ipotetico “caso”, equivale a dire che, il computer su cui viene battuto questo articolo si sia formato e creato da solo, assemblandosi nella sua forma definitiva, secondo coincidenze casuali.
E se riteniamo giusta l’affermazione degli antichi greci secondo cui la manifestazione è un cosmo – che vuol dire “armonia” -, ci rendiamo conto che il nostro mondo è una parte armoniosa del corpo universale. Quindi, nel grembo della creazione, ogni azione umana che lede questa armonia deve esser per forza di cose rettificata e controllata. Questa azione rettificatrice viene messa in atto proprio dalla legge del karma.
Essa agisce per rendere inoffensiva la disarmonia che, quasi in ogni istante, noi esseri umani creiamo con il nostro comportamento egocentrico. Il famoso detto “raccoglierai quello che hai seminato”, indica proprio l’azione della legge del karma.
Noi, secondo dopo secondo, raccogliamo quello che abbiamo seminato lungo il nostro passato in azioni, pensieri e desideri. Il detto mosaico “occhio per occhio, dente per dente”, indica velatamente l’insindacabile legge del karma.
Come trattiamo i nostri simili, infatti, da questi siamo in ugual modo trattati; quello che facciamo al nostro prossimo, ci ritorna indietro come un boomerang. Non a caso nel vangelo è detto che “con la misura con cui misuriamo saremo misurati”.
La legge del karma sembra una legge dura e crudele a prima vista. Nonostante ciò, per il nostro attuale stato di coscienza, la stessa, risulta essere la più efficace per permettere alle coscienze umane di evolversi e svilupparsi.
Assaporando costantemente il bene e il male che la coppa del destino ci offre, lentamente maturiamo psichicamente, divenendo consci della nostra larga responsabilità nei confronti della grande famiglia umana e dello stesso pianeta terra in cui attualmente viviamo.
La legge del karma, quindi, regola ed armonizza in modo “scientifico” ogni cosa e avvenimento nel nostro mondo, creando opportunità sempre nuove per l’essere umano. Per creare un mondo equo e vivibile, è necessario che l’uomo raggiunga uno stato psichico tale che gli permetta di accedere ad una spirale evolutiva superiore.
La stessa legge del karma – a quel punto – non necessiterà più di essere applicata poiché annullata e sublimata da un’altra legge, quella dell’amore impersonale verso tutti ed ogni cosa.
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