SEO e SEM: la scrittura nel digital marketing
Scrivere bene, a volte, non basta. Insomma tutti sappiamo scrivere, ma pochi di noi sanno scrivere bene. Scrivere è trasmettere emozioni, è raccontare una storia, è cercare di ricostruire degli avvenimenti tenendo conto non solo dei fatti, ma anche del loro potenziale evocativo, di tutto ciò che possono dire al di là delle semplici parole. […]
Scrivere bene, a volte, non basta. Insomma tutti sappiamo scrivere, ma pochi di noi sanno scrivere bene. Scrivere è trasmettere emozioni, è raccontare una storia, è cercare di ricostruire degli avvenimenti tenendo conto non solo dei fatti, ma anche del loro potenziale evocativo, di tutto ciò che possono dire al di là delle semplici parole.
Si potrebbe dire, addirittura, che per certi versi l’attività della scrittura implementi la nostra umanità. Gli esseri umani, da ciò che sappiamo, sono l’unica specie in grado di scrivere e di lasciare questo tipo di traccia nel mondo. E questo è valido anche nel digital marketing.
Cosa significa “scrivere”.
Scrivo quindi sono, per usare la più famosa espressione cartesiana. Scrivere è la possibilità che abbiamo di lasciare un segno in questo mondo, fatto di cose e sentimenti tanto effimeri da scomparire dopo un tempo più breve di quello che si poteva prevedere. Scrivere nell’ottica del digital marketing significa imprimere una traccia in un presente, che non avevamo calcolato essere così passeggero, dove la parola scritta rimane l’unico confort di un’esistenza troppo veloce.
Come cambia la scrittura con le tecniche del digital marketing.
Se fino a qualche anno fa scrivere voleva dire semplicemente mettere nero su bianco le proprie emozioni o trascrivere un fatto, come poteva essere il banale verbale di assemblea o gli atti di un processo. Nel mondo digitale, invece, la scrittura acquisisce ancora più potere con le tecniche dell’inbound marketing. Infatti, in un mondo che cambia continuamente e in cui il web fa da padrone, perché aumenta la percezione della realtà, lasciare una traccia scritta all’interno di questo panorama così apparentemente confuso, rappresenta uno dei punti cardine della scrittura nel digital marketing come anche nell’inbound marketing.
La scrittura, la seo, la sem, il digital marketing.
Prima abbiamo citato digital marketing e inbound marketing. L’inbound marketing è una delle tecniche del digital marketing: per questo ci interessa capire prima come è cambiata la scrittura nel mondo digitale e poi come essa si è adattata alle strategie di marketing “in entrata” o inbound, che vanno a colpire direttamente il consumatore finale.
Nel magma denso dei contenuti del web, non ci si può augurare di avere visibilità se non si usano tecniche precise o se si va a braccio. Bisogna comprendere che per sopravvivere al mondo digitale, bisogna acquisire delle tecniche che costituiscono lo scheletro di un mondo in evoluzione.
Se ci piace scrivere e se vogliamo fare della scrittura il nostro mestiere nel mondo digitale dobbiamo tenere conto di due capi saldi: la SEO e la SEM . SEO e SEM non sono solo due tecniche di posizionamento dei contenuti usate nel digital marketing, ma sono anche tecniche efficaci quando parliamo di inbound marketing. Vediamo perché.
SEO e SEM: capi saldi del digital marketing.
SEO è l’acronimo per search engine optimization, mentre SEM sta per search engine marketing. Potrebbero sembrare simili, ma adesso ne analizziamo in breve le differenze. Mentre le tecniche SEO ci aiutano a posizionare i nostri contenuti tra i primi risultati di ricerca sul web, le tecniche SEM permettono di convertire le ricerche sul web direttamente in denaro, quantificabile attraverso le sponsorizzazioni che abbiamo fatto con i social media o con Google.
La SEM si basa sull’analisi di dati che sono quelli del pagamento diretto della pubblicità e dagli utenti che essa riesce a raggiungere attraverso l’ottimizzazione dei contenuti e l’uso delle parole chiave. SEO e SEM diventano tecniche di inbound marketing, oltre che di digital marketing, in quanto riescono a raggiungere il consumatore finale ritracciando una domanda latente.
Il consumatore farà le proprie ricerche sul web e se i contenuti sono curati dal punto di vista sia della SEM, ma soprattutto della SEO, raggiungeranno i nostri clienti.
SEO, inbound marketing, ottimizzazione del testo.
Quando scriviamo un testo indicizzato con le tecniche SEO del digital marketing, dobbiamo tener conto di alcuni accorgimenti che sintetizziamo qui:
- Uso della forma attiva;
- Chiarezza delle frasi attraverso una sintassi semplice;
- Evitare l’uso di molte frasi subordinate;
- Ripetizione della keyword principale all’interno del testo;
- Divisione del testo in paragrafi non troppo lunghi né troppo ridondanti;
- Uso di link in uscita per approfondire il significato e il contenuto del testo;
- Analisi del target di riferimento.
SEO: affiliazione, relazione e digital marketing.
L’obiettivo della SEO è quella di far trovare il contenuto velocemente durante la ricerca e che quel contenuto salga tra i primi posti su Google quando si effettua la ricerca. In questo modo, il consumatore reale o potenziale o il cliente troverà presto ciò che cerca sulle nostre pagine web, se il nostro contenuto ha ricevuto un’ottima indicizzazione.
Così inizierà la navigazione sul nostro sito, tra i nostri prodotti, nell’esplorazione della nostra storia, vision e mission aziendale. L’obiettivo è fare in modo che la persona rimanga sui nostri contenuti e crei una sorta di relazione affettiva con noi, l’azienda, i prodotti. Ne seguirà l’acquisto.
SEO: il digital è bello.
Ovviamente scrivere un testo che tenga conto delle tecniche di indicizzazione SEO non vuol dire scrivere un testo “brutto”. In un testo “SEO” si tiene conto della chiarezza espositiva e dell’equilibrio tra gli elementi. È una nuova classicità, che dà spazio alla chiarezza nella scrittura; l’obiettivo che il testo arrivi direttamente e senza tanti scatti al consumatore reale o potenziale.
Avere qualcosa di scritto e bello da leggere, scorrevole e fluido, rappresenta un valore aggiunto. Infatti le letture che facciamo sul web sono letture veloci, perché magari fatte nel tempo di attesa dal medico o tra una pausa caffè e un’altra. Dunque il nostro cervello ha bisogno delle informazioni necessarie poste in una cornice chiara e lineare e non di testi con arzigogoli da opere barocche. Per questo SEO è bello.
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