ChatGPT e il mondo del lavoro: pregi e difetti di una rivoluzione
ChatGPT e il mondo del lavoro. Più forte dei divieti, più forte dei pregiudizi, più forte anche dei cattivi presagi. ChatGPT e l’intelligenza artificiale si devono fare strada in un mondo difficile. Un mondo che forse non è ancora preparato alla loro incredibile rivoluzione ma che, allo stesso tempo, inizia a sperimentare le conseguenze del […]
ChatGPT e il mondo del lavoro.
Più forte dei divieti, più forte dei pregiudizi, più forte anche dei cattivi presagi. ChatGPT e l’intelligenza artificiale si devono fare strada in un mondo difficile. Un mondo che forse non è ancora preparato alla loro incredibile rivoluzione ma che, allo stesso tempo, inizia a sperimentare le conseguenze del loro arrivo. Tra aspetti positivi e altri meno.
Partiamo dalle basi, però. Partiamo dal dire che cos’è ChatGPT: si tratta di un modello di intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI, addestrato su una grande quantità di testi per comprendere e generare un linguaggio naturale. Questo tipo di intelligenza artificiale può rispondere a domande, fornire informazioni, svolgere compiti linguistici e conversare in modo interattivo con gli utenti. ChatGPT possiede anche la capacità di leggere e interpretare dati, funzionalità già sperimentata nel settore del gioco online.
Piattaforme come i casinò online possono usare questa tecnologia per analizzare i dati che arrivano, in tempo reale, dalle sessioni di gioco, apprendendo così le preferenze, le attività degli utenti e tutti i fattori utili per fornire consigli personalizzati. Nel campo delle scommesse online, poi, tramite ChatGPT si possono dare informazioni aggiornate ed approfondimenti su squadre, giocatori e partite, per un’esperienza ludica di altissimo livello.
Non solo aspetti positivi, però. In molti, infatti, credono che con l’avvento di questa forma di Intelligenza Artificiale molti posti di lavoro scompariranno. Ed è quanto ha raccontato in questo articolo la redazione di Fanpage, che ha portato come esempio la storia di due copywriter, Eric Fein e Olivia Lipkin, entrambi statunitensi. “Ora abbiamo effettivamente la prova che era vero, che quelle ansie erano giustificate, sono senza lavoro a causa dell’intelligenza artificiale“, spiegano i due.
E a rispondere alle domande dei giornalisti è anche un’altra società di comunicazione e di pubbliche relazioni, stavolta cinese, la Bluefocus Intelligent Communications Group Co.: “Per abbracciare la nuova ondata di contenuti generati dall’intelligenza artificiale, a partire da oggi abbiamo deciso di interrompere tutte le spese per copywriter e designer di terze parti“.
Non mancano, dunque, gli attriti, le polemiche, le zone d’ombra in quella che sembra una rivoluzione annunciata. Quello che è certo è che il cambiamento che l’Intelligenza Artificiale e ChatGPT porterà nelle nostre vite sarà epocale e quello che abbiamo visto in questi primi mesi è niente in confronto al futuro. un futuro che è sempre più simile a quello di tanti film fantascientifici di qualche tempo fa.
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