Festa del Cinema di Roma 2022: Il pubblico incontra Francesco Piccolo e Sandro Veronesi
Festa del Cinema di Roma 2002: i cinefili hanno avuto un’esperienza molto suggestiva, soprattutto per gli amanti della scrittura. RoFF17 – Alla 17ª edizione della Festa del Cinema Roma c’è stato un evento importante che ha legato la scrittura cinematografica con quella dei romanzi. I protagonisti sono stati lo scrittore Sandro Veronesi e lo sceneggiatore […]
Festa del Cinema di Roma 2002: i cinefili hanno avuto un’esperienza molto suggestiva, soprattutto per gli amanti della scrittura.
RoFF17 – Alla 17ª edizione della Festa del Cinema Roma c’è stato un evento importante che ha legato la scrittura cinematografica con quella dei romanzi. I protagonisti sono stati lo scrittore Sandro Veronesi e lo sceneggiatore Francesco Piccolo. Il 14 ottobre in Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, i due artisti hanno parlato della loro carriera e di quanto amano la loro passione comune: il cinema.
Sandro Veronesi si è laureato in architettura a Firenze con una tesi su Victor Hugo e la cultura del restauro moderno. Ma subito ha capito che la scrittura sarebbe stato il suo futuro. Ha iniziato a lavorare scrivendo libri giornalistici, per poi diventare autore e conduttore del programma di Rai 3 Magazzini Einstein. Da non dimenticare la collaborazione con molte riviste e quotidiani letterari. Ha persino fondato la casa editrice Fandango Libri con Domenico Procacci.
La sua carriera di romanziere inizia nel 1990, con la pubblicazione de “Gli sfiorati“, libro da cui è tratto l’omonimo film scritto e diretto da Matteo Rovere, del 2011. Con Miriam Giovanelli, Andrea Bosca, Claudio Santamaria, Michele Riondino, Asia Argento, Aitana Sánchez-Gijòn e Massimo Popolizio. Nel 2000, poi, ha pubblicato il libro La forza del passato, da cui è tratta l’omonima pellicola diretta Piergiorgio Gay. Con Sergio Rubini, Bruno Ganz, Valeria Moriconi, Mariangela D’Abbraccio, Sandra Ceccarelli e Giuseppe Battiston.
RoFF17 – La forza del passato ha vinto il Premio Campiello e il Premio Viareggio.
Gli altri romanzi di grande successo di Sandro Veronesi sono Caos calmo e Il Colibrì. Con il primo ha vinto il Premio Strega, il Prix Femina e il Premio Mediterraneo. Con il secondo ha vinto il titolo come Libro del 2019 nella Classifica di Qualità de La Lettura del Corriere della Sera e anche un altro Premio Strega. Entrambi i romanzi, poi, sono diventati dei lungometraggi. Caos calmo è diretto da Antonello Grimaldi con Nanni Moretti Il Colibrì è diretto da Francesca Archibugi con Pierfrancesco Favino.
Ed è proprio questo film a legare Sandro Veronesi a Francesco Piccolo, perché, quest’ultimo è uno degli sceneggiatori del film che ha aperto RoFF17. Nella carriera dello sceneggiatore ci sono film molto apprezzati da pubblico e critica. Sono suoi, infatti, i copioni per Nanni Moretti: Il Caimano, Habemus Papam, Mia madre. Ha scritto anche per Paolo Virzì: My name is Tanino, La prima cosa bella, Il capitale umano, Ella & John, Notti magiche.
Ha sceneggiato anche per Silvio Soldini: Agata e la tempesta, Giorni e nuvole e Francesca Archibugi: Il nome del figlio, Gli Sdraiati e Il Colibrì. Ha scritto anche la serie tv L’amica geniale, tratta dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante. Francesco Piccolo, sul palco di RoFF17, ha detto che è totalmente aggrappato al cinema. Concentra molto del suo tempo nel capirlo e si sente legittimato a farlo, proprio per il mestiere che fa.
RoFF17 – Per Piccolo il pubblico in sala ha il diritto di vedere un film comprensibile, soprattutto se è tratto da un romanzo complesso.
Sandro Veronesi ha provato a essere uno sceneggiatore, ma non è andata bene. Così ha deciso di fare solo scrittore. Ha pure preso la decisione di non intromettersi nel lavoro degli sceneggiatori che adattano il suoi romanzi in film. Lascia loro carta bianca. Capisce che la scrittura dei romanzi è una cosa e quella cinematografica è un’altra. Se gli sceneggiatori, infatti, cambiano un pò la storia, lui lascia fare, perché capisce che sono due linguaggi diversi.
Per Francesco Piccolo, fare lo sceneggiatore è gioia pura. È, certo un lavoro complesso e delicato, ma è fonte di grandi soddisfazioni ed emozioni. Ha anche detto che, come a tutti noi, anche a lui è capitato di vedere film brutti, ma questi lo hanno aiutato a fare meglio il proprio lavoro. Ultimamente, è stato molto significativo quello fatto per Francesca Archibugi, con Il Colibrì di Sandro Veronesi.
A RoFF17 ha raccontato che lo rendeva nervoso e allo stesso tempo eccitato scrivere la sceneggiatura della pellicola tratta da un libro di un suo amico che lavorava nella stanza accanto. Veronesi ha confermato di aver riconosciuto perfettamente il proprio libro nel lungometraggio. Ed è rimasto contento del fatto che Piccolo abbia lasciato il racconto non in modo cronologico. Veronesi e Piccolo sono felici del lavoro che fanno e di quanto il cinema aiuti a rendere migliore le loro carriere.
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