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Esame di Stato per diventare avvocato: come prepararsi per superare le prove

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Esame di Stato per diventare avvocato.

L’esame per diventare avvocato è uno dei più grossi scogli professionali che esistano in Italia, e per una buona ragione: la carriera nel mondo legale è complessa e delicata e il mestiere dell’avvocato è un perno del nostro sistema giudiziario. Ottenere l’ambito superamento dell’esame da avvocato è quindi un percorso complesso proprio perché ogni candidato deve dimostrare di avere tutte le competenze, tecniche e non solo, per affrontare tale responsabilità.

Chi può candidarsi all’esame?

Per partecipare all’esame di Stato per l’avvocatura è indispensabile aver conseguito la laurea quinquennale in Giurisprudenza, aver fatto almeno 18 mesi di tirocinio forense e tanta, tantissima preparazione. I requisiti sono relativamente semplici, ma le prove mettono in discussione sia la formazione accademica e pratica del candidato sia le sue caratteristiche etiche e morali. Chi desidera intraprendere questa carriera deve considerare un lungo percorso di preparazione che, con la giusta determinazione, lo porterà a ottimi risultati. 

La preparazione per l’esame di avvocatura.

Non bastano i requisiti ufficiali, dicevamo, per superare l’esame di Stato. Un profondo ripasso di tutte le materie oggetto d’esame è il punto di partenza da cui iniziare la preparazione. Tutte le materie afferenti al diritto vanno ripassate con attenzione, approfondendo eventuali dubbi e lacune che il percorso universitario non ha chiarito. Anche l’esercitazione pratica ha una valenza fondamentale: dopo i 18 mesi di tirocinio forense obbligatorio, si può continuare ad esercitarsi nella redazione dei documenti e nelle simulazioni d’esame finché non si avvicinano le date delle prove. Ecco alcuni consigli per affrontare la preparazione in maniera equilibrata ed efficace: 

  • organizzare il ripasso suddividendolo per materie e macro-argomenti; 
  • entrare in contatto con altri candidati per condividere dubbi e ansie;
  • frequentare una scuola specializzata per ripassare insieme a professionisti; 
  • seguire un percorso di tutoraggio con un professionista legale; 
  • esercitarsi nelle prove pratiche e di redazione;
  • seguire attentamente i casi d’attualità;
  • mantenere la calma e la concentrazione. 

Preparazione mentale: calma e sangue freddo prima delle prove.

Tutto il ripasso del mondo può essere utile a un aspirante avvocato, ma non basterà se si lascerà prendere dall’ansia all’ultimo momento. L’esame di Stato da avvocato è un momento complesso nella vita di uno studente, che magari desidera raggiungere questo traguardo da sempre. Difficile, quindi, mantenere il sangue freddo man mano che si avvicina la data della prima prova. È importante trovare dei metodi per affrontare con calma la preparazione e poi i giorni dell’esame vero e proprio. Per esempio con il supporto della mindfulness, della meditazione, di esercizi di respirazione e di rilassamento. Anche dormire un numero adeguato di ore è importantissimo, evitando le classiche nottate sui libri che non fanno altro che indebolire il fisico sottoposto a stress. 

Le prove vere e proprie.

Per prepararsi all’esame da avvocato, è bene conoscere a fondo la tipologia di prove a cui il candidato andrà incontro e quindi avere il controllo sulle proprie aspettative e organizzare lo studio in modo coerente. Ecco alcuni consigli: 

Per l’esame scritto.

Per affrontare l’esame scritto è importante avere una solida base di conoscenze in tutte le materie oggetto della prova. È inoltre necessario saper utilizzare le fonti normative e giurisprudenziali in modo efficace. Oltre a un grosso ripasso delle materie studiate all’Università, è utile fare delle simulazioni d’esame per imparare a gestire il tempo senza ansia e curare la calligrafia per evitare brutte figure.

Per l’esame orale.

Per affrontare l’esame orale è importante saper esporre le proprie conoscenze in modo chiaro e conciso. È inoltre necessario saper rispondere alle domande dei commissari in modo convincente e professionale. Può essere utile farsi ascoltare da un professionista o da un insegnante di materie giuridiche, che saprà correggere eventuali imperfezioni e supportare il candidato nelle simulazioni della prova.

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